È ottimista il ministro Bersani rispetto alla possibilità di centrare il target europeo del 9 percento di risparmio energetico entro il 216. Il piano italiano è stato presentato all’Unione europea lo scorso primo agosto e, tra gli interventi segnalati dal ministro, figura il mantenimento per alcuni anni di misure già adottate, quali la riqualificazione energetica nell’edilizia, prevista nella Finanziaria 27. Proprio a questo tema è stata dedicata una conferenza stampa di Adiconsum a pochi giorni di distanza dalla presentazione del piano a Bruxelles.
Secondo quanto riportato dall’agenzia www.helpconsumatori.it, l’associazione si è rivolta a una platea composta anche da rappresentanti del ministero dello sviluppo economico e dell’Enea, sostenendo che gli incentivi previsti in Finanziaria (detrazione dall’Irpef del 55% sugli interventi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e del 2% per l’acquisto di frigoriferi ad alta efficienza) hanno avuto successo perché rispondono all’esigenza dei cittadini di ridurre la bolletta energetica, pari a 15-2 euro a famiglia l’anno. Investimenti sul risparmio energetico si tradurrebbero in un risparmio del 3 percento circa. L’Enea, che ha allestito un sito informativo ad hoc (http://efficienzaenergetica.acs.enea.it), ha registrato finora 3mila visitatori e ricevuto circa 12mila domande, mentre il numero verde Enea-Adiconsum (898528) ha visto circa 35-4 contatti al giorno. Alla luce di questi risultati, l’Adiconsum si è rivolta al ministro Bersani con una lettera che invita a riproporre e migliorare la normativa nella prossima Finanziaria (tutte le richieste dell’associazione si trovano sul sito www.adiconsum.it).
Sara Romano, direttore generale per l’energia e le risorse minerarie del ministero dello sviluppo economico, ha sostenuto nel corso della conferenza stampa che “dal terziario diffuso residenziale si può ottenere circa il 5 percento dei risparmi attesi” nel settore energetico, purché diventi “un modo di vita quello di risparmiare energia. Quindi accompagnare la leva fiscale a una corretta informazione e a una cultura energetica”.