Un sindaco del Sud, campano per giunta, a Vicenza per spiegare come sia possibile arrivare al 9 percento di raccolta differenziata; un paradosso per chi non fosse a conoscenza della realtà di Atena Lucana.
Questo piccolo Comune con poco più di 2 mila abitanti, da circa dieci anni fa segnalare risultati record in tema di raccolta differenziata “porta a porta” e una tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU) tra le più basse della provincia di Salerno.
Il 24 giugno prossimo alle 2. nello spazio dibattiti, Sergio Annunziata parteciperà insieme a Katrin Lompscher assessore Ambiente della città di Berlino, Denis Baupin assessore Ambiente della città di Parigi ed Ennio Tosetto assessore ai Lavori pubblici ed alle infrastrutture stradali di Vicenza, ad un convegno internazionale sul tema “Il sostenibile futuro della Città. Viabilità urbanistica e servizi nelle città contemporanee evolute”.
Il sindaco esporrà le “buone pratiche di un Sud che si impegna e lavora”, portando l’esempio di Atena Lucana, già premiato in diverse occasioni da Legambiente nell’ambito della manifestazione "Comuni ricicloni".
Il presidente della provincia di Salerno Edmondo Cirielli, impegnato ad ottenere un impianto di termovalorizzazione sul territorio salernitano, ha dichiarato in merito all’iniziativa: “Un riconoscimento importante che dimostra quanto la provincia di Salerno rappresenti un modello virtuoso per la raccolta differenziata. Atena Lucana da anni rappresenta un esempio di buone pratiche per la gestione dei rifiuti (..), uno dei tanti casi di Comuni virtuosi che fanno della provincia di Salerno la quarta in Italia per la raccolta differenziata”.
“FestAmbiente Vicenza”, il più grande dei festival di Legambiente del nord Italia, presenta un programma molto eterogeneo, dibattiti con ospiti internazionali, presentazione di libri, proiezioni di film, ed eventi culturali (musica, danza, teatro), il tutto accompagnato da un’offerta enogastronomica all’insegna del rispetto dell’ambiente, con prodotti artigianali, biologici, a chilometro ed etnici.
L’obiettivo è evidente: educare la società civile a pratiche e comportamenti eco-compatibili, anche nelle scelte quotidiane, coinvolgendo direttamente le realtà che già operano sul territorio, associazioni, enti no-profit, ma anche produttori e aziende.