E’ in questa direzione che si muove il Forum per i Castelli Romani, associazione che promuove la centralità della rete intesa come strumento di interrelazioni, orizzontale, partecipativo e sostenibile, che miri a sintetizzare ed orientare le espressioni, le esperienze e le competenze individuali verso una direzione condivisa ed alternativa alle politiche dello scempio, che sia in grado di rispondere nello stesso tempo alla disgregazione e al disimpegno affinché si restituisca valore e dignità al territorio. Dopo il successo delle tre giornate di tavoli di lavoro svoltesi ad Ariccia tra il 1 ed il 12 giugno, Salviamo i Castelli Romani lancia per la giornata di domani una nuova iniziativa:
Giovedì1 dicembre, alle ore 19., ad Albano Laziale, in Via San Filippo Neri 15, ci sarà una nuova Assemblea generale al fine di raccogliere le adesioni di nuovi soci per l’anno 212, per discutere e deliberare le modifiche allo statuto e per il rinnovo delle cariche sociali. Nello spirito di massima apertura, stimolo al confronto, all’aggregazione e alla condivisione, si auspica la più ampia partecipazione precisando tuttavia che questa sarà condizionata all’adesione all’Associazione che potrà essere richiesta poco prima dell’inizio dell’incontro.
Successi ed aspettative
Luca Nardi, uno dei maggiori esponenti della rete cittadina, cosìcertifica i traguardi raggiunti negli ultimi mesi: «Abbiamo registrato circa 4 contatti che attraverso il carattere innovativo dell’approccio orizzontale dell’OST (Open Space Technology, modalità di riunione assembleare che vede la disposizione dei partecipanti in cerchio, ndr) hanno contribuito con entusiasmo alla formazione di gruppi di lavoro. Le tematiche emerse hanno ben inquadrato le urgenze per il nostro territorio: economia e turismo sostenibile, democrazia diretta, mobilità , ecologia e tutela delle risorse ». Occorre aggiungere che uno dei caratteri più propulsivi di questa aggregazione sociale è l’assenza di una struttura gerarchica, favorita dalla assoluta e gradita mancanza del sostegno di partiti politici che, ad avviso di chi scrive, troppo spesso hanno condotto politiche pubbliche inefficienti, mere espressioni di gruppi di interessi intrapartitici, che hanno reso addirittura trascurabile la posizione del partito nel continuum destra-sinistra, a livello sia nazionale che locale. Ma la strada è tutta in salita: «Dobbiamo migliorare in moltissimi campi, dalla comunicazione, allo sviluppo di metodologie ancor più efficaci, alla formazione dei volontari, ad una più ampia valorizzazione delle numerose competenze. Costruiremo il cambiamento attraverso lo sviluppo del confronto inter-settoriale e delle sinergie tra società civile, economia e mondo accademico ».
Il nostro augurio è che, grazie anche alla giornata di domani, il Forum possa continuare ad estendere ulteriormente i propri contatti affinché i cittadini dei Castelli Romani si riapproprino gradualmente dei luoghi in cui vivono, abitano e lavorano, nella speranza dell’avvento di una primavera che torni a far risorgere culturalmente queste terre un tempo meta di Grand Tour ed oggetto di studi: da Stendhal a Frazer.