L’Iniziativa europea per il pluralismo dei media
Il 7 febbraio in Italia e Spagna si sono tenute le conferenze stampa per il lancio della campagna per la prima Iniziativa europea per il pluralismo dei media. I promotori chiedono alla Commissione 1) una legislazione efficace per evitare la concentrazione della proprietà dei media e della pubblicità ; 2) una garanzia di indipendenza degli organi di controllo rispetto al potere politico; 3) la definizione del conflitto di interessi per evitare che i magnati dei mezzi di informazione occupino alte cariche politiche; 4) sistemi di monitoraggio europei più chiari per verificare con regolarità lo stato di salute e l’indipendenza dei media negli Stati Membri. Si tratta di un vero e proprio appello per la libertà di informazione in Europa, quale garanzia del pieno esercizio della cittadinanza europea.
L’iniziativa dei cittadini europei
Spesso paragonata alla forma di democrazia diretta più diffusa al livello degli stati nazionali – la legge di iniziativa popolare – l’Ice, è stata introdotta dall’articolo 11, paragrafo 4, del Trattato di Lisbona, che recita “Cittadini dell’Unione, in numero di almeno un milione, che abbiano la cittadinanza di un numero significativo di Stati membri, possono prendere l’iniziativa d’invitare la Commissione europea, nell’ambito delle sue attribuzioni, a presentare una proposta appropriata su materie in merito alle quali tali cittadini ritengono necessario un atto giuridico dell’Unione ai fini dell’attuazione dei Trattati”. Superate le difficoltà tecniche dei primi mesi, le prime iniziative hanno avviato la raccolta firme. Si tratta di uno strumento importante per far sentire la voce dei cittadini in Europa. Una volta chiusa la raccolta firme, starà alla Commissione dare seguito a tali proposte.
Firmate sul sito della Commissione Europea per le iniziative ancora aperte!