Situato a poco più di un chilometro dal centro storico della provincia pugliese, Parco San Felice rappresenta il polmone verde della città .
Anche una semplice passeggiata, una corsa o un calcio ad un pallone sono però diventate impossibili per il rischio di imbattersi in tombini scoperchiati, tronchi d’alberi tagliati, pezzi di ferro appuntiti o, peggio ancora, siringhe abbandonate dai tossicodipendenti che hanno scelto il parco come rifugio. La situazione di incuria e di degrado in cui versa ormai da mesi il parco è sotto gli occhi di tutti.
I tentativi di intervento
Alla fine di giugno i dipendenti della Boeing hanno cosìdeciso di intervenire attivamente per dare un segnale alla collettività e all’amministrazione comunale, che sembra aver lasciato l’area verde nell’incuria.
L’intervento di riqualificazione del parco è stato però soltanto l’ultimo di una serie di iniziative lanciate da diversi comitati e associazioni attivi nel territorio foggiano.
Nel mese di marzo gli Amici della Domenica, insieme ad altri gruppi e associazioni come i comitati “Gente di Foggia”, “Parco San Felice” e “Quartiere Comparto Biccari”, si sono ritrovati a Parco San Felice per sensibilizzare l’opinione pubblica e denunciare la situazione di abbandono in cui versa il parco.
I gruppi hanno organizzato una raccolta firme per il recupero dell’area e, in maniera del tutto simbolica, hanno inteso mettere in sicurezza il parco transennando gli ingressi.
“Vogliamo che Parco San Felice torni ad essere non solo il simbolo di una rinascita ambientale ma anche e soprattutto avamposto della cultura della legalità per la città di Foggia”, si può leggere nel testo introduttivo della petizione “ridiamo dignità a parco San Felice”, lanciata dai tre comitati sopra citati.
L’appello e l’abbandono
Con la petizione venivano richiesti la riattivazione della pubblica illuminazione in tutto il parco, la messa in sicurezza e il successivo recupero del campo di calcetto all’interno del parco, la manutenzione ordinaria del verde pubblico e la messa in sicurezza di quello che rimane della struttura posta al centro del Parco.
Il sindaco, Gianni Mongelli, aveva assicurato che l’amministrazione avrebbe preso provvedimenti per ripristinare l’illuminazione e la pulizia dell’area, ma fino ad oggi nulla è cambiato.
La questione è stata nuovamente sollevata nel mese di luglio, quando il Movimento Nuova Voce ha sottolineato come l’amministrazione non abbia tenuto fede ai propositi dichiarati pubblicamente tre mesi prima, abbandonando la faccenda.
Il movimento ha invitato ancora una volta la giunta ad intervenire per dare decoro ad uno dei parchi più belli del Sud Italia, lasciando altrimenti gli incarichi istituzionali ricoperti.
La popolazione grida a gran voce che l’area venga restituita all’uso pubblico.
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