“Lavoro e agricoltura sono un forte argine alla criminalità organizzata e gli orti urbani sono le nuove piazze di Roma”, è quanto dichiarato dal sindaco Ignazio Marino ad apertura del dibattito, aggiungendo che “i valori di Vandana Shiva, che si batte con coraggio per difendere la qualità del nostro cibo e la dignità dei produttori, sono i valori di questa nuova amministrazione capitolina”. Il sindaco ha poi ringraziato l’Associazione Terra! Onlus “per l’impegno profuso per la nascita di orti urbani a Roma contro il consumo del suolo”, auspicando infine che il premio “Veri eroi del cibo” possa fungere da sprone ed esempio per tutti i cittadini.
Una cooperativa attiva
Un riconoscimento senz’altro meritato quello alla cooperativa Co.R.Ag.Gio, nata solo due anni fa e già protagonista di importanti azioni in difesa delle terre pubbliche e per la promozione dell’agricoltura sociale a Roma, dal primo presidio a Tor Marancia, dove municipio e associazionismo seguono oggi la strada della progettazione condivisa, all’esperienza di Borghetto San Carlo. “Quello che chiediamo oggi e con ancora più forza, è non solo l’accesso alle terre pubbliche, cosìda restituirle alla vitalità agricola rendendole fruibili ai cittadini, ma anche percorsi di accesso al credito che sostengano realmente i progetti virtuosi. Soprattutto si dovrà vigilare affinché le terre pubbliche, risorse di tutti, vadano nelle mani di chi non ha terra o ne ha troppo poca”, hanno commentato i ragazzi di Co.R.Ag.Gio a seguito dell’iniziativa.
Amministrazioni pubbliche e associazioni: un’imprescindibile sinergia
Su moderazione di Carmen Vogani dell’associazione DaSud, in rappresentanza della varie associazioni che hanno partecipato all’evento, hanno dato vita a un intenso dibattito Maria Grazia Mammuccini, vicepresidente di Navdanya International, Luigi Nieri, vicesindaco di Roma Capitale, Estella Marino, assessore all’Ambiente, Gianluca Peciola, consigliere in Campidoglio, Riccardo Valentini e Marta Bonafoni, consiglieri in Regione. La necessità di un nuovo patto tra cittadini attivi e amministrazioni pubbliche il denominatore comune degli interventi: si trasmette l’immediata disponibilità a lavorare con le associazioni, per valorizzare ed incentivare le buone pratiche e fornire un riconoscimento formale alle tante esperienze che, dagli orti urbani ai giardini condivisi, costituiscono “un fatto politico enorme”, come sottolineato da Peciola, svolgendo un’importante funzione di “anti-mafia preventiva”, per non parlare del valore ambientale e sociale che le stesse incorporano. Importante l’impegno, da parte dell’assessore all’Ambiente, di destinare al riutilizzo sociale i beni confiscati alle mafie, nonchè quello del vicesindaco di assegnare le terre pubbliche ai giovani agricoltori, con “bandi trasparenti”.
La terra è un bene comune: la lectio magistralis della Shiva
” E’ una giornata incredibile, di vera democrazia, in un momento in cui i poteri forti lottano contro questo valore”: l’atteso ed applaudito intervento della scienziata indiana ha voluto ribadire il carattere di beni comuni dei semi e della terra, nonché il valore paradigmatico del premio Real Food Heroes in opposizione al World Food Prize, che la Monsanto e altri giganti dell’industria biotech si sono “auto-assegnato”. In occasione dell’incontro è stata cosìpresentata anche la campagna globale per la sovranità alimentare e la libertà dei semi.
In chiusura la proposta di un’Università della Terra, che trovi proprio nella nostra capitale, da qualche tempo attraversata da una felice “riscoperta dei beni comuni”, un simbolico centro propulsore e un fertile terreno di iniziative.
In allegato è possibile scaricare il testo della proposta di delibera con oggetto la valorizzazione degli orti e giardini condivisi.
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