Un esempio di cura civica dei beni comuni nel V municipio di Roma

Via del Pigneto è una strada lunga e tortuosa, che attraversa interamente l’omonimo e storico quartiere di Roma, un tempo popolare e periferico. I residenti stimati ammontano a circa 52mila persone, con una notevole concentrazione di anziani: gli “abitanti storici” che hanno contribuito a creare quel clima da quartiere-paese, da piccola città  nella città , che oggi ha reso il Pigneto una zona à  la mode. Le storie dei residenti storici si mescolano così con le voci dei “nuovi abitanti”: studenti, artisti e diverse comunità di migranti.

Nonostante la felice simbiosi tra il vecchio e il nuovo, nonostante il fermento sociale e culturale che lo attraversa, il quartiere presenta aspetti di degrado urbano e di marginalità sociale rilevanti. Frequenti sono, non a caso, le iniziative dei comitati di quartiere che chiedono all’amministrazione di attivarsi contro il degrado della zona, “provocato dalla scarsa illuminazione delle strade, dall’assenza di bagni pubblici in luoghi che ogni sera ospitano migliaia di persone (…), dal tenere chiusi o inaccessibili quei pochi giardini pubblici e aree verdi attrezzate presenti nel quartiere, dalla mancata riqualificazione del mercato rionale, dall’assenza di un piano per la raccolta differenziata porta a porta e per la pulizia delle strade”.

La signora Maria e la normalità del senso civico

Nel frattempo c’è chi, lungi dall’aspettare a braccia conserte l’intervento dell’Ama, quotidianamente si arma di scopa e paletta per pulire il marciapiede sotto casa: “In tanti mi prendono in giro. Eppure io trovo normale prendermi cura della mia città” . Secondo la signora Maria, anziana residente del Pigneto, attivarsi in prima persona per mantenere pulite le strade del quartiere significa svolgere un’azione “normale”. Qualche giorno fa la sua “normalità” è stata premiata da una visita a sorpresa del sindaco Ignazio Marino, che, sollecitato da una segnalazione, ha voluto ringraziarla personalmente, presentandosi alla sua porta con un mazzo di fiori. I commenti ricevuti dal fuoriprogramma, reso noto dallo stesso Marino sulla sua pagina Facebook, sono stati, come da copione, sia di apprezzamento che di critica.

Primi cittadini e beni comuni

“Cittadini e amministrazione insieme possono fare molto” aveva detto Marino, congratulandosi con la signora. Che sia di buon auspicio per un vero rinnovamento verso l’amministrazione condivisa dei beni comuni della città? In una prospettiva di più ampio respiro, anche le recenti dichiarazioni del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, lasciano guardare con ottimismo al futuro: “Il Comune non deve sostituire le azioni che si dovrebbero attivare con i normali rapporti di vicinato, ma deve attuare politiche per favorirli. Questi concetti per i nostri nonni sarebbero stati scontati, adesso il lavorare insieme o i semplici scambi di favori tra vicini sembrano essere strani. Dobbiamo spronare i cittadini e metterli nelle condizioni di poter dedicare un po’ del loro tempo alla cura del bene pubblico, a maggior ragione nei periodi in cui le forze umane ed economiche del Comune non potranno essere immediate”.