Primo strumento al mondo che permette di monitorare in modo efficace il carpooling, Carpooling Certificate controlla l’effettiva presenza a bordo di un’autovettura dei passeggeri, attraverso il lancio dell’applicazione da parte di uno di questi. Via bluetooth o grazie all’interazione con le app degli altri passeggeri, essa rileva quante altre persone ci sono a bordo e conteggia i chilometri percorsi, calcolando la quantità di Co2 risparmiata con il viaggio condiviso. All’arrivo, l’app è in grado di verificare se gli stessi passeggeri della partenza sono ancora a bordo, e rilascia un certificato con tutte le informazioni rilevate.
Certamente la condivisione dei viaggi in auto è una pratica di mobilità sostenibile utile all’ambiente, per ridurre l’inquinamento atmosferico, e alle persone, per risparmiare sui costi dei viaggi in auto, dalla benzina all’autostrada. Se l’utilità di questa pratica è già ben nota, quello che ancora non era possibile fare era monitorare effettivamente l’impatto in termini ambientali dei viaggi condivisi. Ebbene, con Carpooling Certificate è oggi possibile.
BringMe, il sito di carpooling e autostop, è una realtà importante nel mercato italiano in questo settore: la startup, nata dall’idea di tre fratelli, ha come incubatore d’impresa il Politecnico di Torino, e si prefigge di diffondere le pratiche ecosostenibili della condivisione dell’auto con tecnologie e strumenti innovativi.
Per la promozione dei viaggi condivisi
A presentare il lancio dell’applicazione è Gerard Albertengo, amministratore di BringMe, in un’intervista video a Eco dalle città , durante le giornate di Ecomondo, che si sono svolte a Rimini tra il 6 e il 9 novembre. Alberengo afferma che lo staff di BringMe, partendo da Milano e arrivando a Rimini, ha testato la prima applicazione mobile in grado di certificare la compresenza in auto delle persone nei viaggi condivisi, da quando partono a quando arrivano. Il test, che ha avuto successo, ha riguardato due autovetture con cinque passeggeri a bordo, per un percorso di 294 chilometri e 194 chili di Co2 risparmiata.
Secondo Albertengo, l’applicazione permetterà ad amministrazioni pubbliche e aziende private di promuovere il carpooling: esse potranno incamerare dati utili, per esempio per le ISO 14000 o per i bilanci sociali, e stimolare i soggetti alla pratica del carpooling, facendo sconti a chi raggiunge un tot di chilometri di carpooling. Un caso esemplare, continua Albertengo, è quello di Adamello ski: il comprensorio offre tre skipass giornalieri al prezzo di due a coloro che presentano il Carpooling Certificate per attestare di aver raggiunto la località sciistica nella stessa auto, con un percorso superiore ai 50 chilometri. Nella fase di test, Adamello ski ha raggiunto il totale 143 equipaggi certificati. Promozioni di questo tipo, afferma Albertengo, sono in partenza anche per l’Outlet di Serravalle e per QC Terme Torino.