Il progetto concernente le Palazzine Liberty affiora durante il workshop ” Milano. Nuovi spazi per il riuso temporaneo ” tenutosi nel settembre dello scorso anno. In quell’occasione docenti e studenti del Politecnico di Milano insieme ai cittadini hanno ripensato attività da insediare nelle palazzine di viale Molise in base alla modalità del riuso temporaneo. Il comune di Milano, SoGeMi e il Consiglio di zona 4 hanno accolto con entusiasmo la possibilità di riattivare questi spazi e destinarli al mondo della cultura, dell’associazionismo, dell’accoglienza per studenti e turismo low-cost, con contratti ad uso temporaneo e a canone calmierato.
Proprio a studenti ed associazioni sarà , infatti, destinata la palazzina 7, situata all’interno dell’area dell’ex macello, ormai in disuso da 10 anni, in cui è attivo il progetto ” Palazzina 7,Liberty ospitalità e scambio ” che, della durata di un anno rinnovabile per un massimo di tre, prevede: tre spazi al piano terra destinati ad associazioni che operino nel quartiere, un micro-infopoint nell’ingresso e un appartamento di tre stanze per studenti universitari. In compenso, gli studenti ed associazioni che, selezionati entro novembre, usufruiranno di questo spazio, dovranno provvedere ai lavori di manutenzione e dedicare tempo all’organizzazione di iniziative culturale e sociale per la zona.
Un progetto che accoglie consensi
Il progetto ” Palazzina 7, Liberty ospitalità e scambio ” s’inserisce nell’ambito del Protocollo d’Intesa firmato tra Comune di Milano, DAStU Politecnico di Milano e l’Associazione Temporiuso.net. Un protocollo deliberato dalla Giunta Comunale il 30 marzo 2012 con l’obiettivo di recuperare edifici e aree abbandonate con progetti legati al mondo della cultura e dell’associazionismo. Nei riguardi di questo primo passo verso la completa riqualificazione di edifici in disuso, il Consiglio di zona 4 ha già mostrato approvazione e ha offerto la propria collaborazione coinvolgendo associazioni culturali e sociali che abbiano l’interesse a sviluppare progetti legati alla valorizzazione del territorio. Tra l’altro, per sollecitare maggior partecipazione e coinvolgimento degli abitanti del quartiere e degli studenti universitari, nella giornata di presentazione si è potuto visitare la palazzina e le mostre, lìallestite, sul tema del riuso e del riciclo.
” Con questa nuova esperienza – ha dichiarato la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris – dimostriamo che è possibile recuperare e restituire all’uso temporaneo i luoghi abbandonati di Milano. Speriamo che questa sperimentazione possa diventare un esempio anche per altri proprietari privati che vogliano destinare i loro spazi a uso sociale. Analoga soddisfazione espressa dal direttore del DAStU Gabriele Pasqui: ” Un risultato importante frutto della preziosa collaborazione tra il Comune di Milano e la nostra università . In occasione della giornata di presentazione ha, inoltre, dichiarato: “Milano ha fatto un nuovo passo in avanti per sentirsi appieno una capitale europea: il recupero del patrimonio architettonico è un risultato importante, una priorità per la nostra città “.
LEGGI ANCHE :
- A Bologna i cittadini scelgono che fare degli edifici inutilizzati
- Apre le porte a Brindisi la “Casa della Sussidiarietà e dei Beni Comuni”
- Pisa, tutti i colori dei beni comuni