Ponte Milvio, conosciuto dai romani anche con il nome di Ponte Mollo, torna al centro delle azioni di manutenzione civica delle organizzazioni attive nel quartiere. Quel tratto del Lungotevere è infatti particolarmente esposto alle piene del fiume che rendono impraticabili per giorni le banchine, che si riempiono di fango, detriti e rifiuti di diverso tipo.
L’obiettivo delle associazioni e dei cittadini è quello di ripulire l’area che si estende da Ponte Milvio a Ponte Duca D’Aosta, con l’intento di rafforzare l’appartenenza al proprio quartiere e stimolare i rapporti comunitari.
Sabato 7 dicembre è prevista la partecipazione di circa cento cittadini attivi che, con i materiali forniti dall’Ama (guanti, rastrelli, sacchi), riqualificheranno l’intera area raccogliendo i ” resti ” delle consumazioni dei frequentatori dei bar sul Lungotevere ed i rifiuti trasportati dalla corrente come metalli arrugginiti, bottiglie, rami e altri materiali.
Venerdìscorso le associazioni coinvolte nel progetto hanno incontrato il presidente del municipio XV Daniele Torquati che ha confermato la presenza dell’Ama (Azienda municipale ambiente) e dei vigili urbani della sezione Pics (Pronto intervento centro storico) per l’assistenza alla manifestazione in tema di sicurezza stradale e altre autorizzazioni. Parteciperanno all’evento: comitato Robin Hood, Riprendiamoci Roma, Comitato per via Gradoli, St.George School, American Overseas School of Rome, Loyola Univerisity, comitato cittadino per il XV municipio, NoiXRoma, Comitato per il Tevere, Verdi Ambiente Società (circolo di Roma) e comitato Abitare Ponte Milvio e IT Bernini.
La collaborazione tra Labsus e Retake
” Retake Roma ” , principale promotrice dell’iniziativa e partner del nostro Laboratorio nel progetto ” Rock your School ” , è impegnata dal 2010 nella tutela del decoro urbano. In prima linea per la rimozione dei poster e dei cartelloni abusivi, dei graffiti (tag) e di tutto ciò che rovina i luoghi dove viviamo, negli anni ha organizzato decine di eventi di manutenzione civica coinvolgendo centinaia di cittadini che hanno avuto la possibilità di riappropriarsi di un angolo di città .
Dopo l’esperienza di ReinvetAda, orientata alla costruzione di una gestione partecipata ed aperta di Villa Ada, Labsus promuove un nuovo intervento di cura condivisa degli spazi urbani. I microprogetti di arredo urbano o di interesse locale infatti, oltre alla riqualificazione diretta di uno spazio degradato, hanno degli effetti positivi sotto il profilo etico e pedagogico. I cittadini che mettono in pratica, anche inconsapevolmente, il principio di sussidiarietà contribuiscono a scardinare il vecchio modello di cittadinanza basato sulla delega ai poteri pubblici su ogni aspetto della vita quotidiana. L’assunzione di responsabilità nei confronti dei bisogni della propria comunità rappresenta inoltre un fattore determinante per il coinvolgimento dell’intera collettività ; le metodologie partecipate sono estremamente contagiose.
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