Il progetto che si propone di migliorare il " tasso di gioia " dei cittadini

Borghi della felicità , un nuovo modello di sviluppo che parte dal tasso di gioia dei cittadini

L’idea di far diventare il borgo una comunità  ospitale, all’insegna di un futuro eco-sostenibile, si è resa possibile grazie al progetto ” Borghi della felicità  ” , promosso dall’Associazione Borghi autentici d’Italia. Il benessere e il ” tasso di gioia ” delle persone, tracciano le fondamenta su cui s’intende costruire il nuovo modello di sviluppo. I punti cardine della proposta sono la valorizzazione delle risorse locali, l’attenzione ai rapporti tra gli individui, dunque il livello d’inclusione sociale e di solidarietà , e un’economia che rispetti il territorio sfruttando anche la professionalità  degli abitanti. Per adesso sono stati coinvolti un comune del sud e uno del nord, quello di Saluzzo (Cuneo), e quello di Melpignano (Lecce). In entrambi i borghi, attraverso la costituzione di Laboratori partecipati, si è promosso il miglioramento della vita comunitaria valorizzando le risorse locali nell’ottica di uno sviluppo sostenibile che crede nel ridimensionamento dei bisogni e dei consumi.

Dalla teoria alla pratica: i Laboratori partecipati

Per rendere concreti gli obiettivi dell’iniziativa, i due comuni hanno dato vita a tre Laboratori partecipati che si connettono con la realtà  territoriale dei due comuni. Ogni bottega ha una specifica area di competenza, il primo laboratorio ” Coesione e vita di comunità  ” si propone di favorire un clima sociale coeso all’interno del quale è possibile originare comunità  aperte e solidali. Il secondo, intitolato ” Paesaggio urbano ed extraurbano ” , richiede la collaborazione dell’amministrazione, in quanto ha l’intento di valorizzare la propria storia comportando una riorganizzazione locale a livello urbano. Il terzo ed ultimo laboratorio ” Cultura ed identità , economia dell’esperienza ed ospitalità  ” , vuole recuperare e rafforzare il rapporto tra uomo e ambiente. Proposta ulteriore, a seguito della chiusura della prima fase del progetto, è proprio quella di proseguire in questa nuova forma di governance sul territorio, formalizzando la ” comunità  di cambiamento ” fondata sulla cittadinanza attiva e sulla corresponsabilità  dei diversi soggetti rispetto a ciò che ci circonda.

Piccole felicità  quotidiane

Borghi della felicità  apre una strada nuova verso un modello di sviluppo del territorio che parte dalle persone. Il benessere collettivo, strettamente collegato alla qualità  della vita, può affermarsi migliorando le relazioni sociali, preservando il territorio e le risorse naturali che ci appartengono, assecondando un’economia che sia rispettosa dell’ambiente. Un elenco di obiettivi che richiedono un semplice impegno giornaliero, quello che, sulle pagine di questa rivista, abbiamo definito come la “sussidiarietà  quotidiana“.

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