L’UNHCR stima che più di 2 600 persone hanno perso la vita nel mare nel tentativo di raggiungere le coste italiane, un numero non esaustivo e certo impressionante se si pensa a quanto prevedibile possa essere il fenomeno migratorio che interessa i nostri mari, percepito diffusamente come un fenomeno emergenziale e temporaneo, ma che chiaramente non è da affrontare con i soli controlli che avvengono con le operazioni di Polizia di frontiera. Il riconoscimento della data simbolica del 3 Ottobre come Giornata della Memoria e dell’Accoglienza potrà dare la possibilità di affrontare e dibattere sul fenomeno migratorio nei Comuni, nelle comunità locali, nelle Scuole, e in modo capillare su tutto il territorio anche europeo. Il fine è di diffondere la cultura dell’informazione e dell’accoglienza.
A sostegno dell’iniziativa
Numerose le adesioni di persone e organizzazioni che sostengono l’iniziativa. L’ultimo evento a Roma in Campidoglio. Il Comitato 3 Ottobre con il patrocinio di Roma Capitale ha organizzato il 3 Marzo scorso l’incontro pubblico dal nome Donne migranti. Oltre la frontiera quale accoglienza. Tra gli ospiti la Presidente della Camera Boldrini, il Sindaco di Roma Marino, la Sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, l’ex Ministro per l’Integrazione Kyenge, Igiaba Scego, scrittrice e Presidentessa dell’associazione Incontri di Civiltà . Si è discusso sull’accoglienza delle donne migranti, figure particolarmente vulnerabili del percorso migratorio, vittime di violenza, soprusi, schiavitù e tratta sessuale. Arrivano sulle coste italiane dopo un viaggio estremo, “per loro doppiamente terribile”, dice Tareke Brhane, tra i promotori del Comitato 3 Ottobre. Continua dicendo che “le donne sono, infatti, sempre e inevitabilmente vittime di violenza sessuale, arrivano incinte o magari infettate da qualche malattia. Si vergognano di essere state vittime di violenza e spesso inventano un marito, un compagno, difficilmente denunciano lo stupro. à‰ per questo che tutto ciò richiede una cura e un’attenzione particolare”. Riprendendo il giorno del tragico naufragio a Lampedusa e il mese tradizionalmente dedicato alla donna, la scelta della data del 3 Marzo è doppiamente simbolica.
L’importanza della formazione
Il filo rosso emerso tra gli appassionati interventi riguarda all’importanza assoluta che ha la formazione nella vita di una persona, del migrante e della donna in particolare, ” unico strumento di affrancamento da una vita di miseria ” , creatrice di percorsi alternativi che garantiscono l’accesso e la pratica di stili di vita autodeterminati. Proprio sulla donna migrante ricade il peso delle tante mancanze del welfare italiano, dice durante il suo intervento la Presidente della Camera Boldrini, terminando affermando che probabilmente proprio da loro partirà quello stimolo all’evoluzione della questione di genere, che in Italia presenta ancora parecchie zone d’ombra. E’ dalla scuola che si vorrebbe emergesse e si riuscisse ad innestare quel bel germe della convivenza, per conferire gli strumenti della multiculturalità alla società del domani. L’invito lanciato dalla Sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini è di partecipare alla giornata del 3 Ottobre prossimo a Lampedusa.
Continua la campagna di raccolta firme affinché il 3 Ottobre diventi la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza.
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