Alla fine della competizione gli alunni riceveranno in premio dalla Coop del materiale scolastico e dal Comune e dall’azienda municipalizzata attrezzatura elettronica interattiva da installare nell’aula di informatica della scuola.
Come funziona il sistema di raccolta di “Ecobank – vuoti pieni di valore”?
Il progetto Ecobank ha due canali preferenziali di attivazione, l’uno complementare all’altro: quello nelle scuole e quello a livello municipale di raccolta rifiuti. Funziona attraverso un sistema di raccolta di qualità e incentivante, che integra e non si somma a quello esistente sia dal punto di vista gestionale che economico. Non costa di più e si investono meglio i soldi della tariffa rifiuti offrendo servizi migliori all’utente. Il fine ultimo è quello di risolvere le criticità dei notevoli costi di gestione del ciclo completo del rifiuto degli imballaggi in plastica: dalla raccolta alla selezione, fino allo smaltimento dei rifiuti. Più è elevato il grado delle impurità contenute nella plastica raccolta, maggiore sarà l’impatto ambientale ed economico per la gestione.
Come avviene la raccolta?
La raccolta della plastica avviene attraverso il gioco. Il gioco consiste nel riciclare quanto più materiale, da incanalare nei punti di raccolta scolastici, anche al fine di raccogliere punti. Tale attività è accompagnata da una formazione in classe. A scuola il bambino è sensibilizzato e formato dagli insegnanti su come fare correttamente la raccolta differenziata degli imballaggi per bevande. E’ grazie a questa formazione di base, che prevede una parte di tipo pratico e ludico, che si attiva nel bambino il meccanismo virtuoso che “Ecobank – vuoti pieni di valore” intende raggiungere.
Molta parte del progetto si sviluppa proprio attorno alla figura dei giovani, che diventano fondamentali nella riuscita della raccolta …
Sì, “Ecobank – vuoti pieni di valore” si sviluppa principalmente intorno alla figura degli alunni che, impegnati nella competizione, sono incentivati a convincere le proprie famiglie a riciclare i contenitori di plastica, questa volta però nei punti di raccolta cittadini, rendendo più ampio il gioco di squadra, che si gioca in casa e a scuola. Il bambino diventa educatore ambientale, cittadino attivo e consapevole, in grado di innescare meccanismi positivi di sostenibilità . Per la prima volta è lui stesso a diventare il protagonista in famiglia, perché è proprio lui che per la prima volta avrà l’opportunità di “educare i propri genitori”. L’obiettivo più grande è costruire una coscienza ambientale nei giovani che rimarrà stabile nel tempo e di promuoverla in modo positivo e spontaneo nelle “vecchie generazioni” che sono quelle più refrattarie a partecipare in modo attivo alla raccolta differenziata di qualità dei rifiuti.
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