Le virtù protagoniste del saggio di Guido Viale, nelle librerie dall’estate scorsa, sono da sempre presenti nell’etere che circonda la nostra civiltà , occorre solo ritornare a catturarle e a farle nostre.
Il panorama…
Dignità , accoglienza, empatia, sobrietà sembrano sparite dai manuali del vivere bene collettivo, ritiratesi per far posto ad egoismo e competizione.
In un panorama costellato dal mainstream liberista, governanti e governati si sono ritrovati già da anni immersi in una battaglia serrata, mossi da quelli che Benjamin Franklin già due secoli fa elencava come elementi essenziali della vita dell’uomo moderno: ambizione e cupidigia.
La trasparenza è divenuta corruzione, la condivisione ha lasciato il posto all’esclusività , la modestia scalzata dall’arroganza, in uno scenario sempre più globalizzato che però si sforza di nascondere quegli ampi spiragli di resistenza che, secondo Viale, costituiscono il trampolino da cui ripartire.
E mai momento si è rivelato più propizio; gli Indignados di Plaza del sol, gli occupanti di Zuccotti Park, gli studenti nostrani e il Magreb con le sue primavere non possono che costituire una solida base di rivolta.
Sono infinite le contro-virtù protagoniste del nostro secolo e ad elencarle si corre il rischio di una rovinosa caduta nel baratro del qualunquismo (che forse l’autore avrebbe potuto evitare con maggiore astuzia), necessario però per dipingere un quadro esaustivo che sappia riflettere l’olismo e l’onnicomprensività di cui possono vantarsi i mali della società contemporanea.
…l’alternativa
Le strade alternative invece esistono, basta rintracciarle.
E coincidono con le virtù con cui si apre il saggio di Viale. Virtù che hanno trovato piena applicazione in quegli esperimenti egregiamente riusciti e che portano nomi sempre più alla ribalta negli ultimi anni: GAS, orti urbani, co-housing, car sharing, km0, SmartCities e tantissimi altri.
Una società alternativa esiste e gode, mai come oggi, di ottima salute. Una società che, grazie ad un’innata propensione verso quella che merita lo scettro di regina delle virtù necessarie, la condivisione, ha trovato le risposte adatte ad affrontare le sfide che, secondo l’autore, il liberismo ci ha posto dinnanzi; battaglie di ecologia, alimentazione, rifiuti, sviluppo e cooperazione.
Quello di Viale appare come un appello a tutti coloro che negli anni hanno saputo comprendere le reali necessità del pianeta che occupiamo: intellettuali, artisti, politici, scrittori, semplici partecipanti che al grido di ” Indignatevi! ” lanciato da Hessel hanno saputo rispondere “presente”, riuscendo inoltre in una delle battaglie più dure: coniugare la protesta alla proposta.
E fornendo al mondo intero quello spiraglio di reale speranza di cui abbiamo infinito bisogno.
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