La pellicola di Marco Ferreri è stata selezionata tra i cento film da salvare in quanto memoria collettiva di un paese, l’Italia. “L’udienza“, film del 1972 che narra la vicenda di un giovane credente ossessionato dall’idea di incontrare il Papa, in qualche modo rappresenta la storia, la cultura e l’immaginario del nostro paese. Un patrimonio cinematografico che deve essere restaurato dal suo pubblico.
L’iniziativa di crowdfunding lanciata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino con la collaborazione della Cineteca di Bologna è stata avviata lo scorso 13 maggio. Nell’arco di sessanta giorni sono stati raccolti 41 mila euro. La partecipazione della collettività ha reso possibile l’inizio del progetto e la presentazione del film restaurato. Il 30 agosto L’udienza è stato proiettato alla Mostra del Cinema di Venezia all’interno della sezione “Venezia Classici”. Questo importante traguardo è stato raggiunto anche grazie alla campagna lanciata sui social network e alla creazione, da parte del Museo di Torino, di un apposito sito internet che ha semplificato l’accesso alle informazioni e alle modalità di partecipazione.
In autunno proseguono le iniziative
Per diffondere il progetto di restauro, oltre alla presenza sui social media, sono state prodotte delle micro testimonianze video da parte di cineasti e produttori italiani tra cui Ettore Scola, Cristina Comencini, Marco Bellocchio, Paolo Virzì ed altri che hanno promosso la riscoperta della pellicola.
Il successo ottenuto dall’iniziativa porta a sperare che questo sia solo l’inizio di un progetto più ampio e che in autunno proseguiranno le iniziative. Il crowdfunding oltre ad essere uno strumento di raccolta fondi si è rivelato un mezzo utile attraverso cui recuperare e far conoscere uno dei grandi film che hanno fatto la storia del nostro paese.
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