La città  vecchia sperimenta forme di democrazia partecipativa 2.0

Per rigenerare la democrazia serve l'impegno di tutti i soggetti e la consapevolezza della necessità  di un impegno di lungo periodo

Pubblicato agli inizi di marzo 2014, il bando del progetto Partecip@ invitava tutti cittadini, senza alcun vincolo di residenza, sia singolarmente che in forma associata, a presentare progetti aventi per oggetto interventi di manutenzione straordinaria e riqualificazione di spazi pubblici e/o edifici comunali, da realizzare in cinque unità  urbanistiche del Municipio I Centro Est.
Si tratta del centro storico di Genova, un’area comprendente una popolazione di circa 90.000 abitanti, quella città  vecchia carica di sale e gonfia di odori avvolta ancora nella poesia del suo maestro Fabrizio De André.

Obiettivo del progetto, realizzato con la determinante collaborazione dell’associazione Open Genova, ” il massimo coinvolgimento possibile della cittadinanza in tutte le fasi del procedimento: progettazione, scelta delle opere realizzabili e realizzazione delle stesse ” , spiega Simone Leoncini. I cittadini interessati hanno dunque avuto la possibilità  non solo di proporre gli interventi, ma anche di selezionarli, esprimendo le proprie preferenze sull’apposita piattaforma web del portale Urban Center. E’ inoltre prevista la possibilità  di collaborare direttamente con il Municipio anche nella fase esecutiva, con attività  di volontariato e/o forme di cofinanziamento, mentre l’amministrazione ha destinato per l’anno 2014 la somma di 28.000 euro, pari al 10% degli investimenti in conto capitale, ai progetti vincitori. Ed a proposito di nuovi strumenti regolativi, racconta ancora Leoncini, ” la giunta municipale ha recentemente approvato un regolamento municipale, anche grazie all’impulso dell’assessore alla partecipazione Maria Carla Italia, che trae ispirazione dal fondamentale lavoro svolto da Labsus con il suo Regolamento per l’amministrazione condivisa. La promozione della cittadinanza attiva è un pilastro del nostro programma e un costante riferimento nella nostra azione amministrativa ” .

Processi wiki al servizio dei beni comuni

Sin dalle prime fasi di elaborazione e presentazione delle idee progettuali, condivisione e confronto democratico sono state le parole chiavi dell’iniziativa. Ad una metodologia ” tradizionale ” , fatta di incontri informativi e di supporto tecnico agli interessati, si è presto affiancata un’efficace metodologia ” wiki ” , giovando del prezioso contributo della piattaforma collaborativa Open Genova. La possibilità  di aprire un laboratorio progettuale su Open Genova ha permesso non solo di trovare supporto nella progettazione, ma anche di interagire, discutere, dunque condividere la propria idea e vederla cosìarricchita da altri contributi. ” Il ruolo di Open Genova è stato assolutamente determinante. Gli enti locali devono imparare a fare rete con la società  civile e tutti dobbiamo imparare a condividere saperi e competenze. I processi wiki possono essere un tassello fondamentale. E’ però necessario ricostituire i fondamenti della cittadinanza e ripensare le istituzioni in profondità . Per rigenerare la democrazia serve l’impegno di tutti i soggetti e la consapevolezza della necessità  di un impegno di lungo periodo ” . Un approccio alla cura di beni comuni urbani, insomma, condiviso e trasparente, dalla pianificazione alla realizzazione, che non ha certo lasciato delusi in quanto a risultati intermedi: ” i progetti presentati hanno una qualità  elevata, i partecipanti hanno dimostrato competenza e creatività  ” . Unica nota dolente è stata forse la scarsa partecipazione delle comunità  di stranieri residenti nel Municipio, il cui coinvolgimento, afferma Leoncini, si fa sempre più complesso, complice la condizione di grande fragilità  in cui vivono, aggravata ora dalla crisi economica.

I progetti vincitori: scuola e verde pubblico al centro

” Riteniamo particolarmente significativo che i primi cinque progetti che saranno realizzati, due scuole e la riqualificazione di tre aree verdi pubbliche, abbiano il comune denominatore di essere rivolti all’infanzia e alle famiglie ” : le cinque idee vincitrici di Partecip@, dai suggestivi titoli come ” All’ombra dell’estivo sole ” o ” Come una nave per il quartiere ” , prevedono infatti interventi come uno spazio giochi attrezzato per i bambini o la realizzazione di una sala mensa scolastica e un laboratorio informatico. Ma la possibilità  per i cittadini di partecipare anche in questa fase, economicamente o come volontari, non si configura certo come mero espediente per risparmiare sul fronte della spesa pubblica. ” Partecip@ è interamente finanziato con fondi municipali. Però è vero che la cittadinanza attiva non può sostituire l’intervento pubblico. La partecipazione alla cura dei beni comuni è un valore aggiunto, una gestione partecipata deve promuovere l’allargamento della sfera del pubblico, non una sua contrazione ” .
Il progetto Partecip@ ha in questi giorni ottenuto una menzione speciale per la sezione ” Dati aperti, governo aperto, trasparenza ” di Egov 2014, concorso che ogni anno premia le migliori innovazioni provenienti dalle amministrazioni pubbliche. Con una motivazione, anch’essa, aperta : ” Una città  wiki che condivide progetti, li valuta e li finanzia, come in un grande kickstarter che ora aspetta solo i finanziatori. Anche questi in modalità  crowd? ” .

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