I cittadini di Segonzano collaborano con le amministrazioni per ridare vita al loro centro storico

L'iniziativa Farecentro nasce per superare la concezione sbagliata della figura dell ' amministratore, che produce una decisione cui poi i cittadini devono sottostare

In Trentino, come in altre regioni, l’importanza della partecipazione attiva dei cittadini alla riqualificazione delle città  è sentita in modo sempre più rilevante. Proprio per questo in Trentino è partita, con l’inizio del 2015, l’iniziativa Farecentro, avviata in realtà  già  nel 2011, che prevede il coinvolgimento dei cittadini nella pianificazione del centro storico. Il progetto punta a coinvolgere gli abitanti con lo scopo di creare un centro accessibile a tutti e capace di favorire le relazioni interpersonali. L’idea è partita dalla constatazione che gli spazi di proprietà  pubblica del centro di Scancio, come la scuola o il municipio, sono stati finora mal utilizzati. L’amministrazione comunale ha quindi ritenuto indispensabile avviare un progetto partecipato per riqualificare la zona.

Le fasi del progetto

L’obiettivo che si sono posti gli ideatori del programma è quello di arrivare a un progetto architettonico dell’area da realizzarsi in conformità  con le esigenze dei cittadini. Il percorso di partecipazione ha inizialmente avuto luogo (2010/2011) nelle scuole elementari e medie, dove insegnanti, alunni, genitori e associazioni si sono incontrati per discutere delle loro proposte e dove sono inoltre stati organizzati dei laboratori didattici con gli alunni delle scuole. Riunioni portate all’attenzione dei cittadini attraverso il sito web del comune o attraverso locandine pubblicitarie. Da questi incontri sono quindi emerse le principali necessità  degli abitanti, tra le quali la mancanza di uno spazio di ritrovo al chiuso per i giovani, di un centro ricreativo per gli anziani e infine di una piazza; al momento infatti manca uno spazio d’incontro di questo tipo. Le associazioni coinvolte si sono perciò offerte di sostenere l’attività  dell’amministrazione nella progettazione del centro. Inoltre si è ritenuto necessario segnalare, in ambito scolastico, la necessità  di inserire delle rampe di accesso per i disabili, oggi inesistenti.
A questa fase iniziale di confronto è seguita la fase di acquisizione e individuazione delle aree interessate e nel 2011/2013 quella della progettazione preliminare e della ricerca dei finanziamenti necessari. La fase oggi in corso è invece quella della progettazione definitiva e partecipata. I cittadini perciò con la mediazione dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giorgio Mattevi, e del Gruppo Palomar, hanno progettato lo spazio pubblico della propria comunità . Lo stesso sindaco ha infatti affermato, parlando dell’iniziativa, che questa è nata per superare una concezione sbagliata della figura dell’amministratore, che produce una decisione cui poi i cittadini devono sottostare.

LEGGI ANCHE:

Pilastro 2016, un nuovo centro per Bologna
“Per fare più bella la scuola” ad Acireale i genitori diventano imbianchini
Un master sulla democrazia partecipativa presso l’Università  di Perugia
Planning for real: la progettazione partecipata arriva al Pigneto