Partito il 21 febbraio con lo Start Event alla presenza di oltre 60 cittadini, 20 realtà associative locali e ospiti internazionali, ReUSEs approda oggi alla seconda fase del percorso: i Mapping Tour. Questi ultimi consistono in passeggiate di conoscenza del territorio e mappatura collettiva (crowdmapping) di beni urbani da rigenerare. Il primo Mapping Tour, previsto per il prossimo 29 marzo, interesserà l’area del centro storico, ancora oggi fortemente segnato dai danni del sisma del 2009 e di sentito interesse per tutti i cittadini aquilani. Nei mesi di aprile e maggio, le passeggiate interesseranno l’area periferica e le frazioni che caratterizzano la dimensione policentrica della città .
Il crowdmapping consente il coinvolgimento diretto dei cittadini nonché la costruzione di una rete tra le realtà civiche attive sul territorio. Sotto il profilo tecnico, il progetto si avvale di una piattaforma web di libero accesso attraverso cui è possibile segnalare facilmente il bene di interesse e proporre l’intervento di rigenerazione. Ciascun bene è identificato da una scheda consultabile e implementabile dagli utenti. La mappa, infine, elabora e restituisce le segnalazioni raccolte e geolocalizzate.
Le fasi successive del progetto prevedono la co-progettazione e l’attivazione di uno o più interventi di rigenerazione di beni urbani, individuati dai cittadini come simbolicamente rilevanti.
Nell’ottica del nuovo modello di amministrazione condivisa posto dal principio di sussidiarietà orizzontale, ReUSEs si propone inoltre l’obiettivo di offrire ai cittadini gli strumenti attraverso cui prendersi cura dei beni comuni urbani. L’avvio di Patti di Collaborazione previsti dal Regolamento per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani, approvato il 25 agosto 2014 dal Comune, va in questa direzione.
Il fenomeno delle mappature urbane si sta progressivamente diffondendo in Italia. L’esperienza di ReUSEs a L’Aquila ha una specifica valenza perché il tessuto civico si è dimostrato, sin dalle prime fasi del post-terremoto, reattivo e promotore di interessanti iniziative di cura e rigenerazione dei beni comuni urbani. L’auspicio è che tali iniziative possano moltiplicarsi e rappresentare, nel loro insieme, un nuovo scenario di rinascita.
In allegato la locandina dell’evento del 29 marzo.
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