Le Case del Quartiere, un innovativo progetto che si è evoluto nel tempo a Torino. Per risalire sino al punto zero bisogna tornare agli anni novanta, epoca in cui si iniziarono a percorrere nuove strade con “esperienze di programmazione e attuazione di politiche urbane innovative” grazie anche “agli stimoli delle istituzioni europee che spingevano le città ad adottare un nuovo approccio, a superare le politiche settoriali, a lavorare insieme ai cittadini e a mettere in comunicazione centri e periferie ” .
Questa è un pezzo di storia delle Case del Quartiere di Torino, un viaggio che si può ripercorrere nel loro portale, una finestra per osservare questa fantastica esperienza. Un modo nuovo di vivere le idee, le innovazioni ma anche una nuova tipologia di gestione degli spazi comuni.
Case di Quartiere che diventano punti di riferimento e di incontro per associazioni, luoghi di eventi, di laboratori e un punto chiave per soggetti, anche singoli, spinti da ” bisogni primari insoddisfatti come il lavoro e la salute, dall’essere soli nell’affrontare le difficoltà della vita quotidiana, dalla mancanza di relazioni significative, dalla necessità di dare senso e significato alla propria vita; ma anche dal desiderio di continuare a sentirsi attivi, di partecipare alla socialità del quartiere, di essere protagonisti della propria vita, di poter contare nelle decisioni che riguardano la comunità , di vivere uno spazio politico dove costruire soluzioni possibili e condivise ” .
Ad oggi le Case di Quartiere sono nove, ognuna in una diversa area, coprono quasi in toto il territorio della città e sono: Cascina Roccafranca (Mirafiori Nord), Casa del Quartiere di San Salvario, Bagni Pubblici di via Agliè (Barriera di Milano), Hub Cecchi Point (Aurora), la Casa nel Parco (Mirafiori Sud), SpazioQuattro (San Donato), Barrito (Nizza Millefonti), Bossoli83 (Lingotto) e Casa di Quartiere Vallette.
Dal 2014 questo progetto ha avviato un percorso evolutivo passando al gradino successivo, con l’obiettivo di creare una rete, un collegamento tra tutte queste realtà , andando oltre e diffondendosi in tutta Italia, sino ad arrivare in Europa. Nell’aprile del 2014, con la vincita del primo premio (del valore di 100.000 euro) del Bando nazionale per la Cultura ” Che Fare2 ” , il progetto ” Di Casa in Casa ” trova la spinta per poter diffondere le sue idee su tutto il territorio nazionale ed europeo. Per dar vita ad una tale rete, creando uno strumento di lavoro e cercando di inviare un messaggio alle amministrazioni, alle associazioni o ai cittadini stessi, viene redatto il ” Manifesto delle Case del Quartiere di Torino ” , un documento che in dieci punti riassume le caratteristiche e le basi di questo viaggio.
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