Grazie all’attività di sensibilizzazione e promozione del regolamento sui beni comuni da parte dell’associazione ” Liberi di ” , il testo per la cura condivisa dei beni comuni urbani è oggi in vigore nel comune di Carovigno. Con la nuova giunta comunale guidata dal sindaco Carmine Brandi è già stato infatti ratificato un primo patto di collaborazione per la messa in opera di uno sportello per la promozione della cittadinanza attiva ed un patto di impegno per la riqualificazione di due aree verdi della città .
Per capire lo stato di attuazione del regolamento a Carovigno nonché i progetti futuri legati all’adozione del testo abbiamo sentito l’associazione “Liberi di” intervistando Giuseppe Antoccia, Angelo de Pasquale e Teodoro Greco rispettivamente presidente, vice-presidente e segretario dell’associazione.
Qual è stato il ruolo della vostra associazione nell’adozione del regolamento per i beni comuni?
La nostra associazione ha da sempre svolto attività di sensibilizzazione della cittadinanza alla partecipazione attiva nella gestione dei beni comuni. Il nostro scopo era quello di permettere a cittadini ed amministrazione di regolamentare alcune relazioni che si erano create e per questo dopo esserci confrontati anche con Pasquale Bonasora, membro del direttivo di Labsus, abbiamo creduto che la strada migliore da intraprendere fosse l’adozione del regolamento Labsus. Lo abbiamo proposto al nostro comune facendo presente anche l’impatto positivo riscontrato dalle diverse iniziative intraprese nei vari comuni dove il regolamento è stato precedentemente adottato. Il regolamento è stato approvato in commissione all’unanimità e successivamente approvato in forma definitiva dal Commissario prefettizio.
Il cambiamento dell’amministrazione nel vostro comune è stato un ostacolo per l’adozione definitiva del regolamento?
Assolutamente no, c’è stata un’apertura a 360 gradi sia da parte dell’amministrazione del precedente sindaco Mele sia del Commissario che ha approvato il regolamento; ed anche dell’attuale amministrazione che ha già sottoscritto un patto di collaborazione per l’apertura di uno Sportello per la promozione della cittadinanza attiva ed un impegno alla sottoscrizione di un altro patto che riguarda la gestione e rigenerazione di due aree pubbliche che richiede degli interventi particolari di co-progettazione.
Come funzionerà lo sportello di Promozione della cittadinanza attiva?
Lo sportello verrà realizzato grazie ad una piena collaborazione tra la nostra associazione e l’amministrazione. Il comune si occuperà di trovare una collocazione specifica all’interno degli uffici comunali e di fornire tutti i materiali e l’attrezzatura necessaria al suo funzionamento. Nello sportello si svolgeranno attività di co-progettazione di tutte le attività e gli strumenti necessari all’effettiva attuazione del regolamento sui beni comuni, dalla divulgazione all’effettiva opera di rigenerazione dei territori. Il 6 agosto è stato firmato il patto di collaborazione con il sindaco con l’impegno che a settembre venga inaugurata la postazione. La nostra idea è quella di partire con un giorno di apertura a settimana e si occuperà della gestione dello sportello sia la nostra associazione sia alcuni impiegati comunali che faranno da collegamento con i vari uffici che verranno interessati di volta in volta.
Sono già stato organizzati degli eventi per far conoscere il regolamento?
La nostra associazione è fondata sul concetto della collaborazione propositiva ed attiva, il nostro obiettivo è dunque proprio quello di giungere alla massima divulgazione del regolamento utilizzando diversi strumenti, sia dunque tramite web sia attraverso incontri informativi con la cittadinanza e formativi con i dipendenti comunali che saranno direttamente interessati dall’adozione del regolamento e divulgazione anche nelle scuole primarie rivolte dunque specificatamente ai bambini.
Come è stato accolta l’adozione del regolamento da parte della cittadinanza, ci sono già i primi riscontri?
Ci sono molti cittadini che si stanno informando sull’attivazione dello sportello che sarà operativo a partire da settembre. Molte persone stanno già portando avanti da anni opere di amministrazione condivisa e gestione dei beni comuni, ad esempio c’è un ragazzo che da diversi anni si occupa della manutenzione dell’orologio della piazza oltre a diverse persone che si occupano della cura di aiuole o giardini, e che vedono nel regolamento uno strumento idoneo alla regolarizzazione di queste pratiche che nella realtà esistono da anni ed il nostro compito è quello di aiutare tutti quanti verso questa nuova transizione.
C’è molto entusiasmo da parte di tutti verso questo strumento e questo nuovo modo di fare e di concepire l’amministrazione, un cambiamento culturale che i cittadini sono entusiasti di accogliere e che dovremmo capire insieme come utilizzare al meglio per sfruttarne tutte le numerose potenzialità .
Per gli aggiornamenti sullo stato di attuazione del Regolamento nei Comuni italiani vai alla sezione Labsus dedicata
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