Il 31 marzo è stata inaugurata la nuova sede di ” Asso.Vo.Ce ” , il Centro Servizi per il Volontariato della provincia casertana: completamente ristrutturata nei mesi scorsi, la stazione impresenziata di Maddaloni ha cosìintrapreso la sua nuova vita divenendo un nuovo punto cruciale per l’impegno sociale all’interno del territorio. Si tratta, come si legge nel comunicato stampa dell’iniziativa, di ” un territorio difficile dove l’impegno sociale organizzato è spesso in prima linea con i suoi progetti per contrastare le problematiche della Terra dei fuochi e la presenza diffusa di attività illegali ” . Nel quarto comune per densità abitativa della provincia di Caserta, infatti, alto tasso di disoccupazione, inquinamento, attività illegali e forte incidenza di tumori sono solo alcune delle grandi problematiche che colpiscono l’area.
” Noi con voi ” : l’azione di Asso.Vo.Ce.
Sono più di 360 le associazioni presenti sul territorio: religiose e culturali, musicali e di volontariato, per i minori, cooperative, forze molteplici che continuamente agiscono per il bene della comunità . Eppure esse sembrano insufficienti davanti ad una comunità che risente di difficoltà complesse, che percorrono i cittadini tra le vie, nei precari luoghi di lavoro o di ritrovo e fin dentro le mura domestiche, tra difficoltà familiari ed una vulnerabile e fragile realtà sociale. E’ il 2006 quando nasce Asso.Vo.Ce, uno dei cinque centri istituiti dal Comitato di Gestione del Fondo Speciale regionale della Campania: ” l’obiettivo – evidenzia Diana Errico, responsabile dell’Ufficio Stampa del CSV – è quello di favorire la coesione, la crescita e la rappresentatività delle Organizzazioni di Volontariato e dell’associazionismo sociale nel territorio casertano; i servizi erogati, completamente gratuiti, sono rivolti a tutte le associazioni di volontariato della provincia di Caserta ” .
Il ” Volontariato in Stazione ”
Quella di Maddaloni non è, però, l’unica ” stazione nel deserto ” , parafrasando la locuzione coniata da Luigi Sturzo: è il 14 marzo 2013 quando Ferrovie dello Stato Italiane, Rete Ferroviaria Italiana e CSVnet, Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, firmano a Roma un protocollo d’intesa per sviluppare azioni innovative di sostegno sociale su tutto il territorio nazionale. E’ nato cosìil progetto ” Volontariato in Stazione ” che, come si legge sul sito del CSVnet, interesserà gli spazi di circa 1700 stazioni impresenziate, (definite cosìperché non è più necessaria la presenza fisica di personale ferroviario, in quanto sono gestite a distanza da sistemi altamente tecnologici), che diverranno, grazie all’accordo, spazi fruibili d’incontro e promozione del volontariato ” .
Le nuove sinergie della rinascita sociale
Insieme a quella di Maddaloni sono già sei le stazioni assegnate: Albanova a San Cipriano D’Aversa, la stazione Pineto in provincia di Teramo (affidata all’associazione Pro onlus Pineto), lo scalo di Camaro superiore a Messina (associazione Maria Regina), Isola d’Arbia/Tressa (Centro Studi Farma Merse) e Figline Valdarno (associazione ” Autismo Firenze ” onlus) in Toscana.
” Il recupero di questi spazi, un tempo cosìcentrali per la vita delle piccole città , e la loro destinazione ad ospitare servizi nuovamente destinati alla collettività – sottolinea il presidente di CSVnet Stefano Tabò – accrescono molto le possibilità del volontariato di raccogliere le nuove sfide sociali, avvalendosi sempre più dell’aiuto dei Centri di Servizio ” : nuove potenzialità e nuovi stimoli, quindi, per una fitta rete di associazioni che, grazie al fondamentale supporto dei CSV presenti sul territorio nazionale, potranno ancora una volta promuovere la cultura della solidarietà , nuovi progetti e nuovi traguardi al fine di garantire un sempre più valido supporto per le nostre tante comunità .
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