Cittadini uniti per cambiare la faccia di un quartiere

Muranà³w è uno dei quartieri più caratteristici della capitale polacca. Concepito nel diciassettesimo secolo da Giuseppe Bellotti, architetto veneto nato a Murano (da qui il nome del quartiere), questo settore cittadino era certamente quello più cosmopolita di tutta la città . Nelle vie si potevano sentire persone parlare in polacco, yiddish, ebraico, russo, tedesco ed esperanto. Dato l’alto numero di ebrei residenti, Muranà³w è diventato poi parte del ghetto ebraico di Varsavia.

In seguito alla distruzione quasi completa dell’intero centro urbano, si è deciso di ricostruire sopra le macerie: la nuova struttura abitativa, costruita tenendo conto sia dello stile precedente che contraddistingueva il quartiere, sia dell’arte socialista, non è riuscita però a sottrarsi all’osservazione del consulente inglese Peter Richards che, in un’intervista del 2010 alla Gazeta Wyborcza StoÅ‚eczna, ha ” denunciato ” la poca vitalità  dei quartieri di Varsavia.
La critica è  servita da spunto all’associazione Stacja Muranà³w  per iniziare un ampio lavoro di riqualificazione. Il primo passo è stato l’organizzazione, nel quartiere, dell’iniziativa ” Sveglia Muranà³w ” , promossa dal Consiglio britannico nell’ambito del Future city game, un laboratorio che ha permesso  ai cittadini, singoli e associati, di confrontarsi con le autorità  amministrative locali sulle problematiche comuni relative ad una specifica area urbana.
E’ nato cosìun centro di propulsione culturale. Il supporto dei cittadini, uniti anche grazie alle piattaforme online, si  è  concretizzato nelle iniziative finanziate autonomamente dall’associazione Stacja Muranà³w e dagli sponsor di quest’ultima.
Significativa  è stata l’azione della caffetteria dell’organizzazione, fucina culturale per nuove idee e proposte. Tra queste, la promozione a livello turistico di aree tradizionalmente escluse dai percorsi artistici principali. Si parla infatti della valorizzazione dei murales, dell’arte pittorica di strada, sinonimo, questo, dell’interesse nei confronti dei processi di rigenerazione urbana. Le rappresentazioni artistiche rappresentano un modo per vitalizzare aree che, altrimenti, non verrebbero considerate, promuovendo attività  di rigenerazione urbana e nel contempo imprenditorialità  sociale.

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