Si sono chiuse da qualche giorno le iscrizioni all’edizione 2017 di SIBEC, la Scuola Italiana per la gestione condivisa dei Beni Comuni ideata da Euricse, Labsus ed Università di Trento. I nuovi corsisti (dai 30 ai 60 anni) provengono da diverse regioni italiane e presentano profili professionali eterogenei.
#Torino: nei luoghi dell’innovazione e del riuso
Il primo modulo del laboratorio itinerante si terrà a Torino, dal 16 al 18 marzo: qui i nuovi corsisti saranno accolti negli spazi di Via Baltea, un’ex tipografia di 900 mq divenuta luogo multifunzionale di laboratori artigianali, attività di ristorazione, servizi per i cittadini ed il quartiere.
SIBEC non è però una ” scuola ” qualsiasi: oltre alle lezioni frontali, ogni modulo prevede una visita sul campo, per analizzare e commentare insieme le buone pratiche di gestione di beni comuni già esistenti. E cosìa Torino, nella seconda giornata, si visiteranno gli spazi di Casa Ozanam con il progetto OrtiAlti, interessante caso di riutilizzo e riconversione dei tetti piani urbani in tetti coltivati a orto. Sabato 18 i corsisti saranno invece ospitati negli spazi di SAMO, una spazio ” in continua trasformazione […] rigorosamente in disordine per uscire dagli schemi, per improvvisare all’interno di un ex-magazzino industriale di 400mq ” .
Riconoscere e promuovere i Beni Comuni (tra pubblico e privato): il programma
- Giovedì16 marzo dalle ore 15.00 alle 19.00| Docenza a cura di Gregorio Arena | Presso Via Baltea (Via Baltea 3, Torino)
- Venerdì17 marzo dalle 9.00 alle 13.00| Casi studio a cura di Daniela Ciaffi | Presso Via Baltea (Via Baltea 3, Torino)
- Venerdì17 marzo dalle 15.00 alle 19.00| Visita sul campo di Ortialti di Casa Ozanam (Via Foligno 14, Torino) a cura di Gianni Ferrero | Introduzione al Project Work a cura di Gianluca Salvatori
- Sabato 18 marzo dalle 9.00 alle 13.00| Sviluppo delle competenze a cura di DMAV | Presso SAMO (Corso Tortona 52, Torino)
Il laboratorio itinerante vuole essere, in primo luogo, una sede di sperimentazione. Ed è per questo che sin dal primo modulo i corsisti saranno invitati a riflettere sulla propria idea di project work: un progetto concreto, in cui applicare alla propria esperienza di beni comuni quanto appreso in aula, che sarà poi presentato e discusso al termine del percorso.
Tra una lezione e l’altra non mancheranno momenti informali per iniziare a conoscersi, per cominciare sin da subito a tessere le reti di quella ” comunità di pratica ” che vuole essere SIBEC, seguendo le orme tracciate da pionieri corsisti e docenti della prima edizione.
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