La nona edizione del rapporto sulle città  digitali interpreta il proce
"E’ finita la fase dove i soggetti pubblici possono crescere continuando ad operare da soli. Un ulteriore sviluppo dei processi di telematizzazione si basa sulla capacità della pubblica amministrazione locale di ‘fare insieme’ ovvero di coinvolgere gli altri soggetti del territorio" ha concluso de Rita.
Giuseppe Roma segretario generale dell’associazione, a sua volta dichiara: "Siamo passati dalla fase dei siti hub degli ultimi anni ai siti ombrello che ospitano al loro interno i siti e le collaborazioni della comunità locale".
Il rapporto finalizzato a mettere in luce l’interpretazione dell’attuale processo di telematizzazione, ha permesso la creazione di un database completo, di un ranking qualitativo nazionale che mette in luce in che modo l’e-government si stia sempre più diffondendo ed evolvendo all’interno di istituzioni ed enti locali fecendosi maggiormente ‘ampia’ ed ‘integrata’.

Un processo che ha lo scopo non solo di ottimizzare, migliorando ed innovando il lavoro degli stessi enti, ma di rendere disponibili servizi nuovi, rapidi, accessibili che rappresentino un sussidio reale per gli utenti (cittadini ed imprese), e che consentano un dialogo più immediato.


5 i siti istituzionali analizzati (2 regioni, 12 province, 13 comuni capoluogo di provincia, 92 comuni sopra e 183 sotto i 4 mila abitanti) con una valutazione sulle capacità delle istituzioni di comunicare la loro attività e di renderla “trasparente”, sull’attuale offerta e disponibilità di servizi interattivi di pubblica utilità, sulla reale capacità di attrarre le risorse economiche sul territorio, sulla facilità di accesso, di fruizione del sito e sulla qualità tecnologica della realizzazione deile piattaforme online.