L’appuntamento ha rappresentato l’occasione per impostare una riflessione su alcuni dei punti rilevanti sui cui lavorare nel prossimo futuro. In primo luogo la necessità di una riforma della legge 266 del 1991, con particolare attenzione a ruolo e funzioni dell’Osservatorio nazionale del volontariato. Inoltre, la rinnovata attenzione al quadro europeo ed internazionale, utile quadro di riferimento per il mondo della solidarietà.
Infine, l’opportunità che le istituzioni pubbliche sempre più lavorino per fare rete e sistema con le rappresentanze del volontariato e del Terzo settore: i volontari, infatti, come ha sottolineato il Presidente della Repubblica nel suo intervento inaugurale, hanno la precipua capacità di anticipare la risposta ai bisogni emergenti che le istituzioni non percepiscono ancora o non sono ancora attrezzate per affrontare, integrando la qualità del servizio, contribuendo ad affermare la coesione sociale contro ogni fenomeno di disgregazione e di emarginazione, e dando così vita, secondo i principi della Costituzione repubblicana, ad una forma di cittadinanza responsabile e di piena partecipazione al bene comune.
Su "Rassegna Astrid" n. 51 del 31 maggio 27,
in http://www.astrid-online.it/rassegna/