ImparareSicuri 2007 ha coperto 184 scuole in 15 regioni

Mancano i fondi ma anche la cultura della sicurezza
L’edizione dello scorso anno ha evidenziato come ben una scuola su dieci non fosse a norma, con le situazioni più critiche concentrate nel Mezzogiorno ma con una diffusa insicurezza nelle struttura di tutto il paese. Il 3 percento degli istituti monitorati ha registrato una valutazione appena sufficiente.
Tra i punti dolenti segnalati nello scorso rapporto, la mancanza di certificazioni di agibilità  statica, igienico sanitaria e di prevenzione incendi. Ma anche i frequenti crolli di intonaco e segni di fatiscenza, l’assenza di scale di sicurezza, la presenza nelle aule di banchi e sedie rotti.
A pesare sul livello generale di sicurezza delle scuole monitorate erano già  alcuni dati di partenza: il 54 percento è stato costruito fra il 19 e il 1965 e il 41 percento fra il 1965 e il 199. Oltre il 7 percento degli edifici è costruito in zona a rischio sismico, mentre il 15 percento sconta problemi di ordine pubblico o episodi di criminalità  nei pressi o all’interno ella scuola. Il 68 percento delle scuole risultava priva di certificato di agibilità  statica, il 71 percento di quello di agibilità  igienico-sanitario, il 75 percento era privo del certificato di prevenzione incendi. Crolli di intonaco riguardavano il 23 percento delle mense, il 21 percento dei laboratori, il 15 percento delle palestre e il 5% delle aule.
Cittadinanzattiva segnalava la difficoltà  a reperire fondi per l’adeguamento delle nostre scuole, ma anche la mancanza della cultura della sicurezza. Un esempio: spesso le porte antipanico risultavano bloccate con lucchetti od ostruite da materiali di ogni genere.


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