L’acquisto di prodotti per la prima infanzia va senz’altro considerato come un pesante investimento per delle famiglie le cui risorse e scelte di consumo sono spesso e sempre più ridotte. Eppure i bebé ci sono, e non si può fare a meno di garantire a ciascuno di loro un minimo d’igiene fisica nonché di vita.
L’azienda “Farmacap” di Roma, diretta da Arturo Salerni, non ha indugiato nel prendere coscienza di questa realtà sociale che ormai supera gli obiettivi meramente economici del settore farmaceutico. Difatti, grazie all’impulso di Salerni, il gruppo imprenditoriale, qualificato al giorno d’oggi “farmasociosanitario”, non è solo impegnato nell’esercizio diretto delle 4 farmacie comunali, ma si dà anche da fare nel gestire servizi ed attività collaterali, tra cui un sostegno concreto alle famiglie.
Inserita proprio in questa cornice, ha potuto avere luogo, dal 1 aprile al 1 maggio scorso, un’iniziativa di notevole rilievo sociale, attuata dalle 4 farmacie romane sopracitate. Per un mese quindi, numerosi giovani genitori hanno potuto usufruire di sconti rilevanti, tra il 3% e il 7%, sui prodotti destinati alla prima infanzia. Così peseranno forse un po’ di meno sul budget familiare i pacchi di pannolini a meno 28,5%. Leggero sollievo? Bisognerebbe sondare i genitori la cui voce non si è ancora fatta sentire nella stampa locale.
Il progetto promosso da “Farmacap” ha ricevuto non a caso un ampio sostegno dopo la presentazione al Campidoglio. Promosso e portato dall’azienda con la partecipazione sul campo delle 4 farmacie, esso è diventato realtà mediante la collaborazione dell’amministrazione pubblica. L’iniziativa non avrebbe mai visto la luce senza accordi specifici consentiti da grandi enti del settore farmaceutico. Se il carrello della spesa è stato alleggerito per 4 settimane, in via sperimentale, e per una categoria ben specifica di consumatori, si lascia sperare che tali esperienze possano replicarsi in altri campi di acquisti.
Certo sono sempre presenti scetticismo e prudenza quando il settore è quello dei prodotti farmaceutici o parafarmaceutici. Poche sono oggi le chance di agevolazioni in questo campo, visti gli aumenti continui dei prezzi ed i problemi suscitati dal rimborso di certi farmaci.
Sperare, incrociare le dita non costa niente. Responsabilizzarci, in quanto consumatori e prima di tutto cittadini consapevoli e critici di fronte alle offerte e alle proprie scelte di consumo, pesa forse un po’di più ma sarà il prezzo da pagare per non diventare le vittime delle proprie esigenze, di moda, di marchio, di massa.
In allegato la scheda dettagliata del caso.