Lo storico teatro di Camogli rinasce nel segno della sussidiarietà 

Un recupero non solo strutturale ma soprattutto culturale per la comunità 

Da quando è stata creata l’associazione ha avuto la piena approvazione da parte di tutte le istituzioni, sia dalla provincia di Genova che dai comuni di Recco e Camogli, i quali si sono riuniti sotto il nome Fondazione teatro sociale.

Tra i primi problemi che l’associazione ha dovuto affrontare ci sono state ovviamente le risorse economiche, indispensabili per una degna ristrutturazione. L’associazione si è rimboccata le maniche e ha dato vita all’iniziativa ” 1 famiglie per il teatro sociale ” per coinvolgere tutti coloro residenti e non, interessati al recupero non solo strutturale ma anche culturale di tale importante patrimonio della città .

In occasione di questa iniziativa il teatro è stato aperto (parzialmente) per mostre e spettacoli per far conoscere a tutti la struttura. Inoltre, superata l’adesione delle cento famiglie si è chiesto alle stesse una donazione in modo da far entrare utili all’associazione.

L’iniziativa ha cosìsviluppato attività  di informazione, di sensibilizzazione, riaprendo anche se solo parzialmente i portoni del teatro, con mostre e spettacoli, facendo riscoprire ai cittadini la struttura.

I promotori sono soddisfatti dei risultati raggiunto fino ad oggi, i cittadini coinvolti si sono prestati a collaborare il più possibile in quanto hanno capito quanto il teatro sia importante sia per la vita culturale di Camogli sia per il patrimonio artistico locale.

L’esperienza del teatro di Camogli può essere letta come un esempio di sussidiarietà  orizzontale, dove il soggetto pubblico facilita l’azione dei cittadini attivi sostenendo l’iniziativa di rinascita di un bene comune, e quindi pretesto per stimolare la vita culturale della città .

In allegato la scheda di approfondimento del caso.



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