A Bannio Anzino i monumenti li tutelano i cittadini

Il territorio di un comune non va considerato semplicemente come un agglomerato di case ma è una sorta di palcoscenico della vita dei suoi abitanti e cosìl ' azione di promozione e valorizzazione passa inevitabilmente attraverso i cittadini

L’idea, in seguito denominata: ” Adotta un monumento o un sito ” , vide i suoi esordi nella primavera del 28 quando venne affidato il compito, ai bambini delle scuole elementari, di occuparsi della cura, attraverso operazioni di pulizia e di abbellimento, del vecchio ponte nell’attigua località  di Pontevecchio.

L’amministrazione comunale, visti gli ottimi risultati conseguiti dai piccoli cittadini, ha deciso, dall’ottobre scorso, in occasione dell’inaugurazione del Fontanone restaurato nella piazza principale, di estendere l’iniziativa di valorizzazione anche agli adulti.

All’appello sono accorsi numerosi volontari che, con entusiasmo, hanno deciso di rendersi disponibili offrendo il proprio tempo e il proprio impegno per la collettività . Per la cura dei luoghi d’interesse storico, che per ora comprendono, oltre al già  citato ponte di Pontevecchio e all’antico Fontanone, il parco cittadino, gli antichi lavatoi e il monumento ai caduti, i cittadini volontari, iscritti ad un apposito registro, sono chiamati a garantire un periodico intervento di pulizia e manutenzione, nei limiti delle loro possibilità , oltre che una continua vigilanza sulla buona salute dei siti.

Il comune garantisce il proprio appoggio logistico ed economico, se ritenuto necessario, nei casi d’intervento più delicati. Silvia Ruggeri, assessore alla cultura del comune di Bannio Anzino, ammette l’importanza dell’iniziativa, dal momento che l’Amministrazione non è in grado di arrivare a tutto subito. Precisa, inoltre, la sua opinione riguardo al fatto che il territorio di un comune non va considerato semplicemente come un agglomerato di case ma è una sorta di palcoscenico della vita dei suoi abitanti e cosìl’azione di promozione e valorizzazione passa inevitabilmente attraverso i cittadini.

Da non dimenticare tuttavia che un’operazione del genere è anche favorita dalla perifericità  e dalle ridotte dimensioni del luogo, presupposti che incrementano i vincoli sociali locali, e, naturalmente, anche il modesto valore artistico dei siti banniesi permette un più facile intervento da parte di personale non del tutto qualificato.



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