Un aspetto interessante è l ' individuazione di un tempo massimo per la conclusione del progetto

L’associazione Bologna Città  Bella nasce nell’ottobre 28 proponendosi come obiettivi la difesa della vivibilità  urbana e la riqualificazione del centro storico di Bologna.
Il valore che si vuole tutelare è la ” bellezza ” della città , intesa non in senso ristretto, ma come ” somma di qualità  essenziali, come la pulizia e l’igiene, la sicurezza dei cittadini nei luoghi pubblici, la qualità  dell’arredo urbano, il decoro delle facciate e dei portici ” .

Punto di partenza del progetto è la zona universitaria, in particolare Piazza Verdi.
Con il sostegno del Comune e dell’Università  e la partecipazione di istituzioni culturali della zona ed associazioni di categoria, Bologna Città  Bella si propone di effettuare interventi di ristrutturazione dei portici di via Zamboni, nonché di realizzare un calendario di eventi e manifestazioni culturali da svolgersi nella zona.

Un aspetto interessante da rilevare nelle intenzioni dell’associazione è l’individuazione di un tempo massimo per la conclusione del progetto: Bologna Città  Bella si propone, infatti, di ” centrare ” i suoi obiettivi entro sei mesi.

I primi incontri con l’amministrazione e le associazioni di categoria si sono svolti alla fine di ottobre, e sembra che una prima risposta sia stata positiva da parte di entrambi.
In particolare, il Comune si è impegnato a risistemare l’illuminazione e a realizzare tre nuovi bagni pubblici.
Il progetto è diventato operativo nel mese di novembre: il primo step è stata la realizzazione di una ” galleria del fumetto a cielo aperto ” attraverso la decorazione delle saracinesche di alcuni esercizi commerciali della zona da parte di noti vignettisti.

Seguirà  la sistemazione (e tinteggiatura) di muri, colonne e pavimentazione e la collocazione di piante ornamentali sempreverdi.
All’azione di Bologna Città  Bella si affianca quella delle associazioni di studenti universitari – L’Altra Babele, Gruppo Prometeo e Terzo millennio – vincitrici di un bando di concorso del Comune relativo proprio alla riqualificazione della zona universitaria, che ha messo loro a disposizione diciottomila euro per la realizzazione di un progetto che comprende tra l’altro l’organizzazione di un sistema di raccolta differenziata.

Nessun conflitto tra le due iniziative ma, anzi, il determinarsi, grazie ad impegno di settore pubblico e privato, di una ” congiuntura favorevole ” per il miglioramento di una delle zone più vive e problematiche della città .



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