Rispondere ad esigenze e disagi di chi ha bisogno di aiuto o di luoghi abbandonati a se stessi è l’obiettivo delle numerose associazioni no-profit che organizzano campi estivi in Italia e all’estero, in cui chiunque, senza percepire alcun compenso e dopo previa selezione, può offrire il proprio contributo per la realizzazione di un progetto.
Le modalità per aderire sono precise: le spese di viaggio, la quota per l’assicurazione e talvolta la somma per coprire i costi di organizzazione sono a carico del partecipante; mentre vitto e alloggio sono concessi dai gruppi locali ove si offre la collaborazione.
Ben delineati anche i pochi requisiti di base dei partecipanti: dinamismo, euforia, un forte spirito di adattamento e la conoscenza della lingua inglese per chi è diretto all’estero, senza mai dimenticare le motivazioni personali che spingono alla condivisione di un progetto comune.
I campi, generalmente organizzati per fasce di età, non sono solamente lavorativi, ma talvolta supportati da momenti di formazione, con incontri e studi attinenti al piano di lavoro da realizzare.
I settori di interesse spaziano dalla tutela dell’ambiente alla cooperazione internazionale, dal recupero dei tesori del territorio all’integrazione delle minoranze, dalla costruzione di scuole all’animazione giovanile. Sono associazioni di volontariato come Legambiente, Ipsia, Mani Tese, Ibo Italia, Lunaria, Lipu, Yap, Sci Italia, Csv Abruzzo, Protezione Civile, Dynamo Camp a mantenere una rete di attività tese ad affrontare, gestire e risolvere, ove possibile, taluni problemi nei cui confronti lo Stato risulta inefficace.
Eccellente esempio è rappresentato da uno dei tanti campi di volontariato organizzati da Legambiente: dieci giorni da passare raccogliendo i frutti delle terre confiscate alla ‘ndrangheta nella piana del comune di Gioia Tauro (provincia di Reggio Calabria) diserbando a mano le coltivazioni biologiche e confrontandosi giornalmente con i protagonisti della lotta alle associazioni a delinquere di stampo mafioso.
Non meno rilevante la “solidarietà sociale” esercitata dal Ministero della gioventù, che da giugno a settembre, in collaborazione con il dipartimento del Ministero dell’Interno dei Vigili del Fuoco, la Marina Militare e le Capitanerie di Porto, organizza il Campo Giovani 29, un’opportunità di impegno civile teso alla difesa dell’ambiente ed al soccorso e sostegno alla popolazione.
Indirizzi online delle associazioni