Prosegue il percorso di Amministrazione condivisa

I cittadini e la "presa in carico" del luogo

Nel corso di ViaRomaViva, e nell’ambito del percorso di Amministrazione condivisa, avviato dal comune di Reggio Emilia con la consulenza di Labsus, sabato e domenica scorsi, i cittadini hanno potuto dedicarsi attivamente al miglioramento della loro città. Il 3 ed il 31 maggio, infatti, il secondo step del progetto di riqualificazione del sottopasso ciclopedonale di via Roma è stato superato brillantemente. I giovani di Gabella, Giro del Cielo e Sap, insieme ai residenti del territorio e ai referenti dei distretti sociali Coop, hanno ridipinto il sottopasso e gli ingressi, seguendo le indicazioni dei tecnici del Servizio manutenzione del Comune di Reggio Emilia. Inoltre, come previsto, hanno preparato questionari, in sette lingue, da sottoporre ai passanti per raccogliere le loro opinioni.

La riqualificazione del sottopasso è iniziata il 18 maggio scorso, con il primo intervento, che ha avuto luogo fino al 23 maggio e che ha riguardato i lavori di manutenzione straordinaria a cura dell’Amministrazione comunale. Lo scorso week end, dunque, si è entrati nel vivo dell’amministrazione condivisa e della cittadinanza attiva.

Grazie alla partecipazione dei cittadini e delle associazioni, che hanno preso in mano pennelli e vernici, il sottopasso ha ora un aspetto nuovo e colorato. Manca all’appello solo l’ultimo intervento previsto, che si terrà in autunno. Esso sarà finalizzato al miglioramento della struttura, in particolare alla realizzazione di sistemi che favoriscano il passaggio di persone disabili e non vedenti e all’intestazione e alla cura grafica delle cinque porte del sottopasso.

A prescindere dall’estetica, un altro risultato importante è stato raggiunto grazie a questo progetto. I cittadini iniziano ad avere nei confronti della comunità un duplice sentimento: si sentono parte di essa, e sentono come questa appartenga loro. Due aspetti di un medesimo sentimento di appartenenza che creano nei cittadini un forte senso di responsabilità, tale da spingerli ad essere attivi e partecipi per il miglioramento e la tutela del bene comune.

Un esempio per tutti, riportato da Gianluca Grassi, dell’Assessorato giovani del Comune di Reggio Emilia. “Una cliente di Gabella ha colto in flagrante due persone che stavano iniziando a scrivere sul muro del sottopasso”. Non si è voltata dall’altra parte. Non si è fatta travolgere dall’indifferenza. Non si è comportata come se non la riguardasse. “Si è fermata e li ha fatti smettere”, minacciando loro di denunciarli. Questo episodio è una dimostrazione del fatto che la stessa “presenza dei cittadini ha stimolato la "presa in carico" del luogo”. Il senso profondo della cittadinanza attiva.