E’ possibile coinvolgere le persone in modo che possano responsabilizzarsi, informarsi e quindi allo stesso tempo impegnarsi nella cosa pubblica, attraverso l’utilizzo creativo della rete e senza rubare troppo tempo al trantran quotidiano?
La rete dei panini
Pare proprio di si dal momento che un’attività del genere sta dando i suoi frutti alle aziende che hanno adottato questo approccio creativo. Un esempio è The Cheezburger Network azienda americana che ha l’obiettivo di rendere “le persone felici per cinque minuti al giorno”. Come? Tramite l’utilizzo semplice ed immediato dei propri siti internet, che rendendo possibile il coinvolgimento degli utenti, consentono a questi di inserire immagini e commenti divertenti.
Il segreto è quello di non porre troppe barriere alla partecipazione, così che il visitatore possa con facilità spendere anche soltanto cinque minuti del proprio tempo per divertimento. La diffusione dell’utilizzo della rete, infatti, sta cambiando il modo di fruire dell’informazione e del tempo libero e rende possibili nuove applicazioni, fra cui le più interessanti e potenzialmente portatrici di novità sono quelle che combinano i due aspetti.
Un rete al servizio dell’interesse generale
Lo stesso tipo di approccio si potrebbe applicare a questioni più “alte”, che spesso vengono trattate in modo troppo serioso per essere prese in considerazione dalla stragrande maggioranza delle persone; ed ecco allora che sarebbe possibile (come riporta in un suo articolo Mark Drapeau) elaborare piattaforme con lo scopo di “aiutare gli studenti nello studio per cinque minuti al giorno” oppure “spiegare la politica estera ai cittadini per cinque minuti al giorno” sempre da un punto di vista divertente, con cui si dà la possibilità alle persone di ri-elaborare grafici, dati, commenti.
Scherzare sul serio
Il lato “ludico” di sicuro aiuterebbe il coinvolgimento ed aumenterebbe l’interesse dei cittadini per i temi affrontati. Conferme a tale proposito possono essere trovate nell’esplosione del cosiddetto web 2., e cioè il nuovo utilizzo della rete internet, che permette la partecipazione diretta e quindi lo scambio di comunicazione continua fra gli utenti; il successo che esperienze del genere stanno avendo su tutte le fasce di età, dai giovanissimi in poi, possono far elaborare idee innovative sul modo di rendere questa condivisione di immagini, pensieri, collegamenti, opinioni utili per l’educazione ad una cittadinanza attiva e responsabile.
Cittadini più informati, cittadini più responsabili
Infatti, tutto questo potrebbe rendere i cittadini più partecipi ed informati, cosa di cui si gioverebbe tutta la comunità; gli stessi Governi potrebbero consentire l’utilizzo dei propri dati, per coinvolgere il numero più alto di persone possibile, così da rendere fruibile una gran mole di informazioni, documenti, ricerche statistiche oltre che per la nicchia degli studiosi, anche per chi, attratto dalle creazioni di altri e divertito dalla possibilità di farne di originali, si avvicina in maniera leggera ai vari argomenti.
Si potrebbe obiettare che non è compito di uno Stato realizzare delle piattaforme del genere e anche che la partecipazione su internet, pur rappresentando un elemento di forte valore democratico, può essere facilmente manipolata e influenzata da flussi di mercato e dalle mode. Ma distorsioni del genere sono possibili in ogni ambito della vita pubblica. L’utilizzo di dati ufficiali, per non parlare di temi educativi per giovani e meno giovani, possono, invece, essere considerati possibilità con cui creare cittadini curiosi, interessati e quindi di conseguenza attivi e responsabili.