La relazione di Francesca Di Lascio

Gli strumenti 'atipici' della partecipazione

I risultati del primo anno di ricerca dell’Unità Luiss di Roma sul tema “Cittadinanza e democrazia partecipativa”, nell’ambito del Prin 27 “Il federalismo come metodo di governo”, sono stati presentati presso l’università romana lo scorso 6 novembre.

Fra i vari contributi è online fra gli allegati quello di Francesca Di Lascio, dell’Università degli studi Roma Tre. "Fonti statali e strumenti ‘atipici’ della democrazia partecipativa" è il titolo del suo studio: la sua analisi ha preso in considerazione le esperienze di democrazia non istituzionalizzate.

La caratteristica di queste forme di partecipazione, a differenza di quelle classiche della democrazia rappresentativa, è l’assenza di una procedimentalizzazione strutturata dei modi con cui si costituisce la relazione tra amministrazione e amministrati.

Nella legislazione statale pare mancare un apparato normativo che possa legittimare le forme di partecipazione “non procedimentalizzata” ed anche dove è presente una qualche forma di disposizione specifica, questa viene vista soltanto come parte di processi più ampi; inoltre alla presenza di strumenti partecipativi, spesso non è corrisposto l’obbligo del loro impiego.

Per tali motivi nello studio si delineano i rapporti fra amministrazione e cittadini (anche da un punto di vista storico) riguardo gli istituti di democrazia partecipativa, in particolar modo ponendo l’attenzione alle modalità in cui è regolata l’attuazione della democrazia deliberativa.



ALLEGATI (1):