Questa la nuova strategia di presidio del territorio presentata
dall ´assessore della Regione Lombardia Stefano Maullu. Il piano, già
sperimentato nel varesotto, parte a gennaio nei quartieri milanesi di
Baggio e San Siro, per poi estendersi alle zone dello shopping in corso
Buenos Aires e via Paolo Sarpi, dove si cercherà la collaborazione dei
commercianti.
Il progetto prende spunto dalla formula anglosassone del neighbourhood watch, portata in Italia da una rete di cittadini nata sul web, prima con un gruppo su Facebook, poi con diversi siti Internet. Riveduta in chiave lombarda, prevede che i sindaci affidino direttamente ai residenti il compito di fare da sentinella nei quartieri delle loro città . Ovvero annotare targhe di macchine sospette, affacciarsi se un cane abbaia o se si aggira qualche faccia nuova e poco rassicurante… Per poi segnalare il tutto alle forze dell ´ordine.
Nel piano rientra anche l’affissione, totalmente a carico dei Comuni, di appositi cartelloni e adesivi per scoraggiare i malintenzionati, con slogan come «Questa è una zona sotto il controllo del vicinato » oppure «Attento, in questo quartiere c ´è chi ti osserva ed è pronto a chiamare la polizia ».
Questi vicini-sentinella, con i loro occhi sempre aperti, possono rappresentare un deterrente contro i malfattori e un importante sostegno alle autorità locali.
Altre 12 amministrazioni comunali si sono mostrate interessate all’iniziativa: quelle che decideranno di aderire otterranno dalla Regione un punteggio maggiore nell ´assegnazione delle risorse sulla sicurezza.
Nel 28 con la riforma del suo Statuto di Autonomia, la Lombardia ha infatti scelto di dare un certo rilievo agli istituti di partecipazione e di dedicare particolare attenzione al principio della sussidiarietà , a cui "ispira la sua azione legislativa e amministrativa" (art.3).