L'esame dell'evoluzione giurisprudenziale sulla sussidiarietà  orizzontale consente di comprendere meglio lo sviluppo di tale principio nel nostro ordinamento.

Gli Autori procedono ad una attenta e accurata analisi delle sentenze in cui la sussidiarietà orizzontale è associata a un determinato bene giuridico.
Un primo esame attiene al profilo processuale assunto da privati e formazioni sociali, come conseguenza del ruolo sostanziale loro assegnato dall’art. 118 u.c. Cost.

L’analisi si sposta, poi, sul perseguimento dell’interesse generale attraverso l’esercizio dell’autonomia privata. In questo caso appare molto interessante la distinzione operata dalla giurisprudenza tra enti profit e no profit e la considerazione di questi ultimi come espressione del principio di pluralismo sociale.

Sempre questa distinzione è centrale per quanto riguarda l’erogazione di sovvenzioni finanziarie ai soggetti privati: gli Autori sottolineano lo sviluppo di due distinti orientamenti che negano l’applicazione del principio di sussidiarietà per gli enti profit, poiché tale principio non può essere inteso come criterio legittimante la predisposizione di aiuti alle imprese.

Nella seconda parte vengono analizzate le pronunce che possono essere ricollegate alla sussidiarietà orizzontale, ma in cui non vi è un espresso riferimento ad essa. E’ il caso delle procedure di affidamento dei servizi sociali, in cui l’approccio operato dalla giurisprudenza è ispirato al principio in esame.

Diverso è, invece, il caso delle esternalizzazioni delle attività professionali, ritenute non riconducibili all’operatività del principio di cui all’art. 118 u.c. Cost.

L’esame della giurisprudenza si estende anche alle pronunce del giudice comunitario, in cui si rleva una stretta connessione tra il principio di concorrenza e quello di sussidiarietà.

Il lavoro si chiude con delle interessanti osservazioni sulla configurabilità di regole generali che possono applicarsi alla sussidiarietà orizzontale e alle relazioni, quindi, tra cittadini e amministrazioni.

In particolare, gli Autori ritengono necessaria la predisposizione formale di confini entro cui individuare gli interessi generali passibili di divenire oggetto della sussidiarietà orizzontale e le responsabilità inerenti allo svolgimento di attività relative agli interessi stessi.

Citazione suggerita:
BOLOGNINO D., CAMELI R., GIGLIONI F., La sussidiarietà orizzontale nella giurisprudenza italiana e comunitaria, in Labsus Papers (29), Paper n. 11.



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