La programmazione partecipata è un processo importante e imprescindibile in democrazia ed è per questo che la Regione ha deciso di prendere sul serio i cittadini pugliesi, chiedendo agli stessi cittadini di costruire una nuova Puglia che si basi anche sul sapere, sulle conoscenze, sulle competenze, sul know-how del territorio e dei suoi abitanti. Prendere sul serio i cittadini non significa solo ricucire la frattura tra le istituzioni e la società ma anche compiere meno errori, ascoltare chi è esperto dell’ambiente in cui vive, dello spazio in cui abita, delle vicende di cui è protagonista.
La decisione di istituire un assessorato, anche con la delega alla cittadinanza attiva, è un importante segnale di valorizzazione di quelle forme di partecipazione civile e di politica diffusa che negli ultimi anni si sono sviluppate. Si è così costruita una dialettica molto importante assicurando percorsi di partecipazione che hanno coinvolto organizzazioni e singoli cittadini, non soltanto nei luoghi istituzionali ma anche nei paesi, nelle università, nelle chiese, attraverso ipotesi di progetti, di leggi e di piani che vengono poi assestati e assemblati in laboratori organizzati sul territorio.
La politica regionale è di fatto passata alla costituzione e concezione di una nuova struttura decisionale, non più gerarchica e di tipo verticistica, ma al contrario ad una struttura a rete, che fa leva sul coinvolgimento dei cittadini e si ispira proprio al principio di sussidiarietà orizzontale attraverso la collaborazione e la partecipazione del cittadino.
L’assessorato ha così promosso una serie di iniziative frutto della partecipazione ai processi decisionali dei cittadini:
– la progettazione di un percorso di trasparenza;
– la progettazione della legge condivisa, “Lo sport per tutti”;
– la predisposizione di una legge sulla "Disciplina della tutela e dell’uso della costa";
– l’ideazione di politiche giovanili denominate “Bollenti spiriti”;
– l’"Audit Civico”, una campagna di ascolto finalizzata a migliorare i servizi per la salute;
– il processo "Accorda le tue idee" nell’ambito della programmazione regionale per l’utilizzo di fondi strutturali 27-213.
Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta, di analizzare più a fondo questi singoli processi partecipativi che hanno portato ad una serie, molto brillante, di progetti su un ampio versante di temi che vanno dallo sport al terzo settore, dai giovani alla trasparenza amministrativa.
Percorso trasparenza
Ponendosi nella medesima prospettiva della normativa europea, in termini di trasparenza, che riconosce a qualsiasi persona fisica e giuridica il diritto di accesso a tutti i documenti detenuti da una istituzione europea, la regione Puglia ha accolto in pieno la legittimità di tutti di conoscere, verificare e condividere le scelte politiche.
E’ stato così predisposto uno schema di legge da discutere con la cittadinanza attiva, prima di poter passare sotto i riflettori del Consiglio regionale, attraverso una campagna informativa mediante manifesti, stampa, spot televisivi e pagine web, con incontri pubblici alla presenza delle parti sociali e con l’assemblea pubblica delle associazioni regionali che ha avuto per titolo “Legge sulla trasparenza…la parola ai cittadini”.
Il testo di legge riscritto dai cittadini è stato accolto nell’approvazione della legge regionale sulla trasparenza numero 15 del 2 Giugno 28.
Sono pervenute infatti dalla cittadinanza attiva circa 25 contributi che hanno modificato sostanzialmente il disegno di legge originario.
Il capo I riporta le finalità della legge, che consistono nella definizione di principi e linee guida per assicurare la trasparenza, e individua gli enti interessati.
Il capo II norma le garanzie fondamentali in materia di trasparenza dell’attività amministrativa regionale. Contribuiti della cittadinanza qui sono stati l’affermazione del principio di qualità, che si integra con quello di imparzialità efficienza, efficacia ed economicità (articolo 3); la legittimità della titolarità del diritto di accesso, conferita a chiunque, anche indipendentemente da un interesse personale e diretto (articolo 4); il principio di ragionevolezza dei costi ed una più larga e dettagliata diffusione di tutti gli atti regionali attraverso la loro pubblicazione sul portale della regione Puglia (articolo 7 e 9).
Il capo III tratta l’ambito della tutela della trasparenza in materia di appalti pubblici. Centrali sono l’ampliamento per l’individuazione degli esperti della commissione per gli appalti a tutti quelli che sono dotati di qualifica professionale (articolo 14) e l’introduzione del patto di integrità (articolo 16), ossia l’impegno da parte dei partecipanti ad attenersi ad un comportamento corretto, leale e trasparente.
Il capo IV tratta la tutela della trasparenza in materia di personale della Regione e di incarichi esterni con l’obbligo di assicurare la massima trasparenza e il rispetto delle pari opportunità.
Il capo V affronta il problema del linguaggio utilizzato nei testi amministrativi, per favorire un linguaggio amministrativo più snello e facilmente comprensibile.
Il capo VI definisce le norme attuative finali.
Percorso Sport
Il primo passo per la definizione e approvazione della legge regionale numero 33 del 4 dicembre 26, “Norme per lo sviluppo dello sport per tutti”, è stata l’approvazione di una bozza di legge in cui sono state formulate le linee guida per una politica di promozione dello sport in Puglia. Il testo è stato posto all’attenzione degli Assessori allo sport delle cinque amministrazioni provinciali.
In seguito è stato organizzato un forum in ogni provincia della Regione in cui, dopo la presentazione dei contenuti della proposta, sono stati attivati 6 workshop specifici per discutere le principali tematiche ritenute cruciali per la definizione delle disposizioni legislative.
Nei workshop è stato dato spazio a tutti gli interventi, enti locali, istituzioni sportive, scuole ed università, associazioni sindacali e forza armate, che hanno prodotto modifiche ed integrazioni alla bozza di disegno di legge in circa 2 emendamenti, 65 immediatamente accoglibili, mentre i restanti 135 sono stati organicamente classificati in tavole facilmente consultabili.
L’ultima tappa è stata l’approvazione del disegno di legge condiviso dal mondo dello sport e adottato dalla giunta regionale senza ulteriori modifiche, una legge quadro che riguarda non solo lo sport dilettantistico, ma anche le attività motorie e ricreative, che considera infatti gli spazi sportivi oltre agli impianti, per la cui gestione viene riconosciuto un ruolo rilevante alle amministrazioni provinciali (Titolo 1 articolo 3).
Altre innovazioni sono la tutela dei praticanti, sancita dall’articolo 11, attraverso la regolamentazione dei requisiti delle palestre, il "servizio buoni sport", presente nell’articolo 2 alla lettera h, che prevede l’erogazione di buoni e incentivi-sussidi a famiglie disagiate ed l’istituzione di "Osservatorio del sistema sportivo regionale" per il monitoraggio e la ricerca in materia di sport, sancito dall’articolo 4.
Percorso coste e spiagge
Frutto della partecipazione di associazioni, cittadini e giunta regionale è stata l’approvazione della legge numero 17 del 23 Giugno 26, “Disciplina della tutela e dell’uso della costa”, affiancata da una serie di progetti, attivati nell’ambito del piano paesaggistico della Regione, che hanno l’obbiettivo di creare una rete di esperienze di cittadinanza attiva finalizzate a diffondere una cultura del paesaggio inteso come risorsa e valore da tutelare.
Fissati i principi base della proposta legislativa, è stata redatta un’ipotesi di disegno di legge che è stata resa nota alle associazioni di categoria degli operatori economici, alle associazioni ambientaliste e all’associazione nazionale dei Comuni, per avviare il confronto tra portatori di interessi diversi riuniti attorno a un tavolo tecnico e qualificato.
La proposta, sottoscritta da tutti i partecipanti, è stata portata all’attenzione della giunta regionale che ha deciso di proseguire nell’iter legislativo. Il complesso percorso ha dato luogo a un testo organico che fissa norme di disciplina, di salvaguardia e di tutela dell’ambiente; di accessibilità e fruibilità del demanio marittimo e del mare territoriale; di semplificazione dell’azione amministrativa e di integrazione dei diversi livelli della pubblica amministrazione.
Nella legge è stato inoltre definito il Piano regionale delle coste come strumento di riqualificazione ambientale a titolarità regionale, riconducendo legittimamente alla Regione il diritto/dovere di fornire le linee guida della pianificazione e programmazione che dovranno esser fatte proprie dai Comuni nei propri piani comunali.
Percorso giovani
Il progetto “Bollenti spiriti” nasce nella regione Puglia con l’obbiettivo di regolare un settore cruciale come quello dei giovani, nell’ambito del mondo del lavoro, della formazione, della relazione e della aggregazione sociale, nei campi dell’arte, della ricerca scientifica, della musica, del teatro e dell’innovazione produttiva.
L’obiettivo non è risolvere il problema dei giovani ma offrire strumenti per permettere ai giovani cittadini pugliesi di partecipare a tutti gli aspetti della vita della comunità.
Sono state di fatto attivate da “Bollenti spiriti” tutta una serie di iniziative e programmazioni: i laboratori urbani, per dare spazi pubblici ai giovani in vecchi edifici e immobili in disuso o dismessi; “Principi Attivi”, per favorire la partecipazione dei giovani pugliesi alla vita attiva e allo sviluppo del territorio attraverso il finanziamento di progetti ideati e realizzati dai giovani stessi; “Libera il Bene” che promuove il recupero, la riconversione ed il riuso dei beni confiscati in Puglia per scopi sociali, economici e di tutela ambientale; “Momart” che sta per motore meridiano delle arti è un progetto nato attorno al Moma, ex discoteca sequestrata alla malavita barese, uno spazio di confronto per la comunità e per la promozione dell’arte.
L’elenco si chiude con l’iniziativa “Erasmus per giovani imprenditori”, un programma pilota della Commissione europea, per dare la possibilità ai giovani che hanno avviato da poco un’impresa, di affiancarsi per un periodo di tempo limitato ad un’impresa già attiva in un altro paese europeo, contribuendo così allo sviluppo di reti, relazioni e scambi.
Percorso sanità
La regione Puglia ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’associazione “Cittadinanzattiva onlus” e la società farmaceutica Astrazeneca allo scopo di attivare l’Audit civico, ossia uno strumento di valutazione delle qualità delle prestazioni delle aziende sanitarie locali a partire dal "punto di vista dei cittadini".
La valutazione si basa sull’analisi critica e sistematica, effettuata dai cittadini, delle azioni svolte dalle aziende, fatta eccezione per gli aspetti tecnici, che cercherà, attraverso un metodo basato sulla raccolta di informazioni e dati, di verificare quanto le organizzazioni sanitarie mettano il cittadino al centro del proprio servizio.
Un processo che certamente non elimina tutti i problemi della sanità, ma che prende avvio dall’ottica del cittadino, dalla sua partecipazione e dal suo poter collaborare attivamente per migliorare il sistema sanitario, bene comune per eccellenza.
Per questo l’Audit civico è condotto da equipe miste, composte da cittadini e operatori delle aziende sanitarie, che provvedono alla redazione del rapporto locale della Asl, e da gruppi di lavoro, che si occupano della realizzazione dei rapporti provinciali e regionali con lo scopo di pervenire a valutazioni generali condivise con le equipe locali.
I rapporti locali, poi, vengono discussi con la direzione aziendale allo scopo di condividere le valutazioni proposte e pervenire ad un insieme concordato di impegni per il miglioramento collettivo.
Percorso “Accorda le tue idee”
Intenso e difficile è stato il lavoro in “Accorda le tue idee” che ha portato all’inclusione di istanze e contributi della cittadinanza approvati nella delibera regionale numero 1139 del 1 Agosto 26, “Adozione documento strategico della regione Puglia 27-213”, ovvero la programmazione per l’utilizzo dei fondi strutturali relativi a questo periodo.
Sulla base degli orientamenti generali della Commissione europea e delle specificità del contesto regionale sono stati individuati degli ambiti tematici su cui raccogliere le diverse opinioni e i contributi d’analisi, utili alla progettazione degli interventi, attraverso la creazione di forum, dibattiti e incontri pubblici; in questo modo ognuno ha portato il proprio contributo e la propria esperienza in qualità di cittadino, abitante, consumatore e lavoratore.
Questi gli ambiti tematici di discussione e confronto:
– Città e sviluppo urbano sostenibile;
– Ambiente, energia e prevenzione rischi;
– Agricoltura e sviluppo rurale;
– Istruzione Formazione Università;
– Interventi a favore delle imprese e innovazione;
– Infrastrutture e trasporti per persone e cose;
– Inclusione sociale e benessere;
– Legalità e sicurezza;
– Sistemi turistici locali;
– Società dell’informazione;
– Pari opportunità tra donne e uomini.