SOS:"Seeking out solutions", il grido da Montreal

Economic justice, climate justice e development effectiveness: le keywords del cambiamento

Quest’anno è stata Montreal (Canada) ad ospitare la nona edizione dell’Assemblea mondiale Civicus: World alliance for citizen participation dal 2 al 23 agosto. L’assemblea è probabilmente uno dei più importanti spazi in cui la società civile può confrontarsi con gli altri stakeholders provenienti dal mondo degli affari, dei media, della politica e delle istituzioni internazionali. "Se ognuno di noi agisse in modo responsabile verso gli altri in ogni azione intrapresa, sia essa piccola o grande, potrebbe essere un utile contributo ed un passo in avanti per lasciare alle generazioni future un mondo in uno stato migliore" (ndr), queste le parole di Kumi Naidoo direttore esecutivo di Greenpeace. Partendo da tali premesse, questa edizione di Civicus rappresenta una chance per riaccendere il dialogo sulla crisi economica, sui diritti umani e sui cambiamenti climatici proponendo delle soluzioni congiunte per affrontare alla radice temi tra loro interconnessi.

"Acting together for a just world"

Oltre 5 rappresentanti della società civile, dei governi, del mondo degli affari, dei media e giovani da ben cento paesi hanno preso parte all’evento per richiedere una maggiore collaborazione per affrontare le crisi globali. Si sono dati appuntamento per gridare al mondo il loro SOS: Seeking out solutions. L’obiettivo è quello di trovare una piattaforma comune sul problema della giustizia economica, dello sviluppo e dei cambiamenti climatici. Diversi i punti di vista di organizzazioni governative e non, grandi e piccole, provenienti dal nord e sud del mondo, ma con un unico obiettivo: agire insieme.

Tra i relatori del Convegno il vice presidente della Banca Mondiale Otaviano Canuto ha evidenziato la necessità di trovare una soluzione alle ingiustizie economiche mentre Beverly J. Oda, ministro canadese per la Cooperazione Internazionale, ha rimarcato che l’assemblea è un utile reminder del fatto che lo sviluppo non si produce da sé, ma per mezzo delle azioni di migliaia di persone e comunità tanto nei paesi sviluppati quanto in quelli in via di sviluppo. Una tre giorni che ha visto l’alternarsi di seminari, workshop ma anche dei cosiddetti Open Forum in cui i partecipanti hanno scelto i temi su cui concentrarsi per arrivare a programmi condivisi e azioni comuni (qui il programma completo del convegno e gli interventi).

Tra le iniziative emerse, in particolare, l’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Navanethem Pillay ha accolto con grande entusiasmo il progetto Every human has rights di Civicus "(for being) the voice for the many whose voices would never be heard". Un programma questo che trova la sua ragion d’essere nei Millenium development goals (MDGs).

Keywords del cambiamento

Il problema è dunque quello di agire insieme coinvolgendo la società civile tutta. Intenzionata a recuperare i propri spazi e ad essere più coinvolta nelle decisioni dei governi nazionali e non, come ha avuto modo di sottolineare anche Salil Shettey segretario generale di Amnesty International.
"We don’t have a plane B because we don’t have a planet B (…) every individual and every stakeholder must engage on the issues affecting our planet" il laconico commento del direttore esecutivo di Greenpeace.

Un evento, questo, che in molti hanno definito come la prima opportunità per la società civile di affrontare insieme crisi tra loro interconnesse. Ingrid Srinath, segretario generale di Civicus, ha sostenuto proprio questo in occasione dei lavori inaugurali, "questa assemblea mondiale è riuscita a creare uno spazio per la società civile al fine di collaborare, creare delle reti e costruire la solidarietà in un momento in cui abbiamo urgentemente bisogno di farlo se vogliamo ottenere i cambiamenti che cerchiamo" (guarda il video). Le idee nate da questo grande Forum mondiale confluiranno in altri consessi internazionali che si svolgeranno nei prossimi mesi, come ad esempio il summit di New York sui Millenium development goals che si terrà a settembre. Un’occasione per monitorare i progressi compiuti.

La World Assembly di Civicus è stata preceduta dalla Youth World Assembly che si è tenuta presso la Concordia University di Montreal dal 18 al 2 agosto. Il grande succeso di quest’ultima dimostra che la società civile vede sempre di più la partecipazione anche di giovani che, tra l’altro, hanno marciato assieme ai rappresentanti dell’assemblea mondiale Civicus nella Barefoot march a sostegno della campagna Human rights day del 1 dicembre prossimo (guarda il breve video).

Le keywords del cambiamento, dunque, affondano le radici nella economic justice, climate justice e development effectiveness sembra urlare a squarciagola la società civile da Montreal. E’ da queste premesse che deve prendere l’avvio la trasformazione della società civile per assicurarci "a new and fairer paradigm for human existence".