Il ruolo di consumatore, all’interno del sempre più vasto e articolato role set di cui disponiamo nel nostro agire in una società estremamente complessa, riveste una funzione sempre più importante. Nonostante questo – anzi: proprio per questo! – l’idea di continuare a considerare tale aspetto della nostra identità molteplice come un qualcosa di separato dal resto, e soggetto a logiche meramente commerciali del tipo “pago quindi ne ho diritto” (e chi non può pagare? Il pensiero va inevitabilmente a quei bambini lasciati a digiuno in certe scuole del Nord), appare ormai superata. Come pure la connotazione squisitamente passiva associata all’immagine di colui che consuma, semplice destinatario (qualcuno direbbe target) di beni e servizi o, peggio, di propaganda pubblicitaria. Connotazione che stride fortemente con quella invece caratterizzante del “cittadino attivo”, attore ormai protagonista della scena pubblica odierna.
Alla luce di queste riflessioni appare ancora più importante il fatto che siano proprio delle associazioni di consumatori, organizzatrici dell’evento perugino, a manifestare l’esigenza di allargare i propri orizzonti includendovi anche soggetti – i cittadini nella accezione globale del termine – e oggetti – i diritti di partecipazione e i beni comuni – finora esclusi dalla pur importante e benemerita azione di tutela del consumatore in quano tale. Resta da vedere come questo obiettivo ambizioso possa essere raggiunto.
Il ricco programma del festival promette bene:
– La prima giornata, giovedì 23, sarà dedicata al “caso dell’acqua” e al tentativo di superare la dicotomia pubblico/privato.
– Venerdì 24 saranno protagonisti i cittadini in quanto veri decisori e controllori della qualità e si parlerà, inoltre, di mercato a “Km ”.
– Smaltimento dei rifiuti e igiene urbana, con particolare riferimento alla realtà umbra, costituiranno oggetto di discussione nella giornata di sabato. E’ previsto inoltre, tra le altre cose, un laboratorio di bilancio partecipativo con gli studenti dell’Università di Perugia.
– Domenica 26 si conclude con un nuovo inizio: “verso Orvieto 21. Le nuove frontiere del consumerismo” sarà il tema della tavola rotonda tra i rappresentanti nazionali e locali delle associazioni dei consumatori.
Gli eventi, così come gli ospiti che interverranno nel corso del festival – docenti universitari, amministratori pubblici, protagonisti dell’associazionismo e della società civile – sono talmente tanti che conviene rimandare al programma ufficiale (citiamo soltanto, in pieno conflitto di interessi, la partecipazione del presidente di Labsus al dibattito sull’acqua di giovedì). Ulteriore nota positiva: ogni giornata si concluderà in musica.