C’è chi controlla i parchi meno frequentati in città , c’è chi fornisce assistenza a manifestazioni previste dai Comuni, chi dà informazioni agli anziani e chi raccoglie le segnalazioni dei cittadini e le inoltra agli appositi uffici del Comune. Ma c’è anche chi collabora con i campi scuola per l’educazione stradale.
Hanno un registro delle turnazioni sulle aree prestabilite ma non avranno poteri sanzionatori o repressivi. Un vero e proprio ausilio a 36 ° per la Polizia Municipale che conta in tutto appena 98 vigili sul territorio.
Sono gli assistenti civici, dall’estate del 28 operativi su tutto il territorio dell’Unione Terre d’Argine, nata nel 26 dall’incontro di quattro comuni dell’Emilia Romagna: Carpi, Novi di Modena, Soliera e Campogalliano.
Sono figli della legge regionale ER 24 del 23 e a oggi l’esercito degli assistenti civici conta 99 ” arruolati ” ma l’auspicio entro la fine dell’anno è quello di superare i cento. E sono tutti volontari.
Il 1% di loro sono donne, il 2% hanno meno di 5 anni, ci sono sia stranieri sia anziani, sono semplici cittadini o associati. Tra loro c’è chi è già impegnato da anni nella Protezione Civile o nelle associazioni di volontariato dei quattro Comuni dell’Unione, come l’Ari Carpi, Antenna 2 Carpi, l’ Associazione Nazionale Carabinieri Carpi, il Gruppo Protezione Civile di Novi e Soliera, ma anche della Croce Blu o del Nucleo Anc di Campagnola.
Per ottenere il berretto con il logo dell’Unione, la pettorina colorata, ma soprattutto l’idoneità per essere un assistente civico, ognuno di loro ha dovuto frequentare un corso di formazione di 2 ore per poi sostenere e superare un esame d’ammissione.
Il corso è stato organizzato e svolto dalla Polizia Municipale dell’Unione Terre d’Argine nelle sedi comunali messe a disposizione.
” Gli assistenti civici sulle nostre strade – spiega Luisa Turci, assessore alla Polizia Municipale dell’Unione e vice presidente – sono un ulteriore tassello di una strategia che può dare risposte concrete alla richiesta di maggiore sicurezza che proviene dai cittadini. Occorre da parte della pubblica amministrazione sia centrale che locale combattere la maleducazione e i casi di inciviltà , e garantire interventi rapidi e tempestivi per cui non basta la sola videosorveglianza ” .