Experiences, Strategies and Follows Up

"Dal 4 al 6 novembre Trento ospiterà  il Workshop European Co-operation Projects"

La cittadinanza europea è stata introdotta dal Trattato di Maastricht, e tra i suoi obiettivi mira a favorire il processo d’integrazione comunitario, stimolando un senso d’appartenenza condiviso da tutti i cittadini a prescindere dal confine nazionale.
Ma senza un duro lavoro di sensibilizzazione rischia di rimanere un diritto presente sulla carta e poco sentito dai cittadini, come dimostrano i dati raccolti dall’eurobarometro di cui Labsus si è già occupata.
Proprio l’azione di divulgazione portata avanti da una rete come NECE risulta importante per promuovere concretamente l’Eurocittadinanza con tutte le sue positive implicazioni.
Vediamo più da vicino il programma dell’evento, organizzato dalla Bpb in collaborazione con l’Università degli studi di Trento.

L’incontro mira a rendere noti i risultati ottenuti e lo stato d’avanzamento dei progetti già avviati oltre che a raccogliere nuove idee anche dal lato della comunicazione, fattore importante per cercare di coinvolgere un pubblico sempre più vasto.
Il 4 novembre dopo i saluti iniziali, il Workshop si concentrerà sul ruolo della comunicazione e sulla possibilità di un intervento dellla commissione europea, mentre l’incontro del 5 novembre servirà a fare il punto sui progetti portati avanti dalla rete Nece, con una serie di workshop paralleli in cui i protagonisti di queste esperienze potranno diffondere il loro know-how.
Per capire meglio di cosa si tratta vediamo più da vicino alcune iniziative.
Il progetto Confusing Conversation ad esempio si occupa di creare un glossario comune sui termini relativi al tema della cittadinanza, in modo che il dibattito possa espandersi al di fuori dei confini nazionali degli stati membri ed arricchirsi delle mille sfumature offerte dalle lingue parlate nei territori dell’Unione.
Molto importante per lo sviluppo di un sentimento condiviso di Eurocittadinanza il progetto Twin Lessons, che si occupa di promuovere l’insegnamento della realtà dell’Unione Europea sia nelle scuole che nelle Università, in modo che gli studenti possano capire di far parte di un’esperienza comune, transnazionale e condivisa.
Il 6 novembre si continuerà a discutere dei progetti ponendo l’accento sulle nuove proposte.

Una rete come quella di NECE è fondamentale per formare nuovi cittadini consapevoli, che possano impegnarsi anche a livello europeo per portare avanti fuori dai confini nazionali le idee di collaborazione per lo sviluppo e la cura di beni comuni, proprie della sussidiarietà orizzontale.



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