Comunicazione e percezione del volontariato nel nuovo quaderno Cesvot

Il volume è dedicato al confronto tra immagine comunicata e immagine percepita del volontariato

Il volume, scaricabile gratuitamente sul sito del Centro servizi volontariato Toscana, è dedicato alla rilevazione e al confronto tra immagine comunicata, cioè come e con quali finalità il terzo settore comunica con la società, e immagine percepita, attraverso l’analisi di stereotipi e rappresentazioni sociali sul volontariato.
Laura Solito e Carlo Sorrentino, dell’Università di Firenze, hanno coordinato il gruppo di lavoro che ha cercato di far emergere quali idee sul volontariato circolano nella società e con che modalità le organizzazioni comunicano i propri scopi, le attività e l’identità del gruppo.

La ricerca

Prendendo in considerazione 52 siti internet di altrettante organizzazioni, in quanto sintesi delle attività e fulcro della comunicazione con il mondo esterno, la ricerca ha messo in luce aspetti e forme ricorrenti, spesso sottovalutate. Dalle forme in cui l’identità dell’organizzazione si manifesta, alla costante ricerca di un rapporto di fiducia basato sulla reputazione, fino alla dimensione comunitaria (partecipazione degli utenti e interattività), le pagine web dedicate al volontariato hanno offerto una visione d’insieme delle modalità comunicative del terzo settore.
Fondamentale è stato anche il ricorso allo strumento dei focus group: uomini e donne di diversa cultura ed estrazione sociale si sono confrontati per far emergere gli stereotipi e le rappresentazioni dominanti nella società.

Comunicazione e percezione

Se, in qualche caso, l’immagine che il volontariato vuole offrire di se stesso risulta ben recepita ed assimilata, in molti altri settori permangono fraintendimenti e discordanze. Appare sempre solida e radicata la convinzione, ad esempio, che il terzo settore sia un fenomeno subordinato alle istituzioni e non collaborativo o, come sempre più spesso accade, dotato di autonoma iniziativa. Il volontariato viene spesso percepito come necessariamente legato ad un intervento delle amministrazioni pubbliche, che ne promuovono, od ostacolano, l’attività.

La lettura del volume è utile a tutte quelle organizzazioni che vogliono sondare ed ottimizzare gli effetti delle loro strategie di comunicazione, ed agli operatori del terzo settore, per meglio comprendere i punti di vista e le rappresentazioni dominanti sul tema del volontariato; ma anche una preziosa riflessione per tutti, per prendere coscienza e scardinare alcune concezioni e stereotipi che impediscono di avere una visione limpida del fenomeno del volontariato, delle sue attività e del rapporto con le istituzioni.