La Fondazione Lelio e Lisli Basso Issoco organizza, dal 27, un ciclo semestrale di incontri, nell’ambito del progetto di Scuola per la buona politica, toccando un argomento diverso ogni anno, con l’obiettivo di approfondire un tema di fondo: la responsabilità civile e politica dei cittadini e la sensibilizzazione e partecipazione di questi nei confronti delle diverse problematiche sociali.
Quest’anno, il percorso di studio e riflessione avrà ad oggetto i ” beni comuni ” . Il primo appuntamento dedicato a ” Il significato dei beni comuni ” si terrà , nella sala degli atti parlamentari della Biblioteca del Senato ” Giovanni Spadolini ” , giovedì2 gennaio, dalle ore 14 alle ore 19.
Si tratta del primo di sei appuntamenti sull’argomento, che intendono tracciare un profilo aggiornato e il più possibile completo sul tema, relazionandolo, allo stesso tempo, con altri concetti sociali, come la governance, la democrazia e la conoscenza.
L’incontro del 2 gennaio vedrà , relatori: Carlo Donolo, ordinario di sociologia economica all’Università La Sapienza di Roma e membro del Comitato Scientifico di Labsus; Maurizio Franzini, professore ordinario di politica economica dell’Università La Sapienza e direttore del CRISS; Stefano Rodotà , professore emerito di diritto civile alla facoltà di giurisprudenza de La Sapienza di Roma e già presidente dell’Autorità garante della protezione dei dati personali. Modera Laura Pennacchi, direttrice della Scuola per la buona politica della Fondazione Basso.
Il primo dibattito intende definire il significato di ” bene comune ” e affronta il delicato ruolo che i diversi ” beni ” assumono nella società contemporanea, quali aggregatori sociali o fonti di conflitti, a causa della loro continua tensione tra inclusività ed esclusività . Viene inoltre precisato il potenziale utilizzo di detti beni nell’innovazione scientifica e tecnica e la loro necessaria tutela a livello costituzionale.
Tutto questo, in uno scenario in continuo cambiamento, che tiene anche conto della presente crisi economico-finanziaria e che coinvolge il futuro e le aspettative sui cosiddetti “beni comuni”.