La manifestazione, svolta su scala nazionale, nel corso degli anni è divenuta un consueto appuntamento con cui si punta a far rinascere i vecchi percorsi naturalistici e storici.
L’obbiettivo è quello di valorizzare le linee ferroviarie minori o dismesse nel corso degli anni con delle proposte di riutilizzo e trasformazione in percorsi ciclo-pedonali. L’iniziativa è stata sostenuta oltre che da Co.Mo.do., l’associazione per mobilità dolce, anche da Legambiente, Club Alpino italiano, Wwf, Touring club e Italia nostra e ha trovato l’adesione di quasi tutte le regioni italiane.
Cittadini di tutta Italia hanno quindi preso parte ad 83 eventi sparsi per tutta la penisola su percorsi ricchi di fascino: dalle ferrovie ex-minerarie della Sicilia, ai treni a vapore del Piemonte, dai binari scomparsi della Treviso-Ostiglia, alla stazione museo di Colonna vicino Roma, dalla gita bici-treno sulla Genova –Casella al viaggio sulla linea Isli-Sorgono in Sardegna organizzato dal laboratorio di mobilità itinerante. Su questi percorsi, che rappresentano un patrimonio ambientale, ma anche artistico, storico e culturale del nostro paese, sono state organizzate escursioni guidate e punti di ristoro per valorizzare anche i prodotti tipici regionali.
Il principio seguito “camminare per conoscere” ha quindi portato alla luce un insieme di realtà oramai emarginate, ma che invece costituiscono un patrimonio comune dall’indubbio valore e sul quale bisognerebbe puntare per il futuro.
Sotto questo punto di vista questo tipo di manifestazioni, che hanno come obbiettivo anche la crescita del turismo ecocompatibile di cui spesso ci siamo occupati, sono fondamentali per la sensibilizzazione e la cura di beni comuni come il territorio e l’ambiente.
Non a caso è di grande importanza sottolineare come il dialogo e la cooperazione tra associazioni di cittadini, amministrazioni locali e regionali siano state produttive nell’organizzazione di un evento che interessa l’intera comunità e rappresentino quindi un modello da seguire.