Ultimo atto a Roma

Fine ultimo della Biennale è quello di promuovere una nuova cultura degli spazi pubblici

Come facilmente intuibile, protagonisti indiscussi dell’evento saranno gli spazi pubblici. Attraverso mostre e dibattiti, l’obiettivo principale che la Biennale intende raggiungere è quello di “costruire un’azione permanente di osservazione ed un appuntamento periodico per conoscere le condizioni di salute del sistema di spazi pubblici, ossatura portante di ogni città degna di questo nome”. Così, tramite una raccolta di buone pratiche e di esempi virtuosi il fine ultimo a cui si cercherà di dare concretezza sarà quello di promuovere una nuova cultura degli spazi pubblici, capaci di fare dell’accoglienza e della sostenibilità i loro punti di forza, mirando al contempo ad un sempre maggiore coinvolgimento dei cittadini nelle opere di ridefinizione e riqualificazione di questi spazi.

Le giornate conclusive della biennale prenderanno il via giovedì 12 maggio con l’inaugurazione della mostra che presenta “il premio europeo dello spazio pubblico urbano” e con la cerimonia di premiazione dei vincitori dei concorsi banditi nell’ambito della biennale stessa. Seguirà la sessione plenaria d’apertura mentre le giornate del 13 e del 14 maggio saranno dedicate ad un serie di incontri tematici che analizzeranno da varie angolazioni il concetto e l’idea di spazio pubblico. Carlo Donolo, membro del comitato scientifico di Labsus, coordinerà il dibattito che si terrà venerdì 13 maggio nel corso della sessione dedicata a "La domanda di spazi pubblici tra esclusione e integrazione". Chiuderà l’evento una conferenza plenaria con intervento finale di Domenico Cecchini, presidente dell’Inu Lazio.

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