A Lisbona, il 24 e 25 maggio 2011 un seminario sul volontariato nel Mediterraneo

Il volontariato come espressione di responsabilità , solidarietà  e libertà  nel divenire e nell ' usare le proprie competenze e capacità  a beneficio del bene comune.

Il seminario è stato organizzato dalla Fondazione Calouste Gulbenkian ed ha avuto come tema quello dell’identità  culturale del mondo del volontariato, nei diversi paesi del Mediterraneo. A questo scopo, sono stati invitati ad esporre personaggi illustri, appartenenti al mondo del terzo settore in ciascuno dei Paesi che ruotano attorno al Mar Mediterraneo, al fine di identificare linee comuni e best practices e di trovare eventuali momenti di sinergia e raccordo tra le diverse realtà .

La sessione mattutina del 24 maggio si è aperta alle ore 11, con una prima conferenza di Adriano Moreira.

Il pomeriggio è stato invece dedicato ai valori e ai concetti legati all’identità  culturale del volontariato, eterogenei o concordi a seconda del contesto territoriale ma soprattutto culturale e sociale di riferimento.
La sessione pomeridiana ha visto il susseguirsi di diversi relatori, articolati in due gruppi.
Al primo Panel hanno preso parte: Acà¡cio Catarino (Portugal), Francisco J. Santolaya (Spain), Edith Archambault (France). Moderava: Luà­s Miranda Pereira.
Hanno fatto parte del secondo Panel: Gregorio Arena (Italy); Alex Afouxenidis (Greece); Andrew Azzopardi (Malta). Moderava: Manuel Canaveira Campos.
Il seminario si è concluso con una sessione, dedicata al tema dell’organizzazione delle attività  di volontariato in ciascun paese. Questa sessione, che ha avuto inizio alle ore 18:, ha dato spazio alle voci dei seguenti relatori: Renzo Razzano (Italy); Angeliki Boura (Greece); Robert Farrujia (Malta): Moderava: Fernanda Farinha.

La mattina del 25 maggio è stata dedicata ai lavori di un altro Panel di esperti, questa volta costituito da: Pedro Telhado Pereira (Portugal); Manuel Garcia Carretero (Spain); Susana Szabo (France). Moderava: Ana Delicado.
Nel pomeriggio, invece, le sale dell’Auditorium 3 di Lisbona hanno ospitato un Forum, moderato da Rogério Roque Amaro, sul tema: ” Volontariato in tempo di crisi: quali implicazioni e quali sfide? ” .
Il seminario si è concluso con la presentazione di un Programma Europeo del volontariato, in occasione dell’Anno Europeo del volontariato (211).

In allegato, il programma del convegno

L’intervento di Gregorio Arena per l’Italia

Ad aprire la sessione pomeridiana del 24 maggio 211, in occasione del Seminario sul volontariato nel Mediterraneo, organizzato dalla Fondazione Calouste Gulbenkian, è stato il presidente di Labsus e professore ordinario di diritto amministrativo presso l’Università  di Trento, Gregorio Arena, con una relazione sul volontariato come espressione di responsabilità  (dal latino respondeo ” dare risposte ” ), solidarietà  (dal latino in solidum: fare insieme) e libertà  nel divenire e nell’usare le proprie competenze e capacità  a beneficio del bene comune.

Di seguito si riporta l’abstract, in inglese, della relazione del Presidente del Laboratorio per la sussidiarietà .

Abstract

-Volunteers, according to the traditional paradigm that regulates European administrative law, are considered as ” exceptional ” citizens, doing things that ordinary citizens should not do.
– Volunteers, according to the subsidiarity principle (Art.118 of the Italian Constitution), are instead the best example of a new citizenship, active, caring, responsible.
– Volunteers take care of people who do not belong to their family circle and of common goods that, as such, do not belong to them. Volunteers are selfless, they do not act for their own interests but for the common good. Selflessness characterizing volunteering is indeed an expression of the concern for the common good.
– Volunteers are responsible people in the literal sense of the word, that is they are people ” providing responses ” , ” givinig answers ” . Practicality is one of the most important features of volunteering and implies also the ability of sensing new needs and giving new answers.
– Volunteers are caring people, both when taking care of disadvantaged persons and when taking care of common goods. In both case solidarity implies joining forces (solidarity comes, not by chance, from the Latin expression in solidum, which means ” doing things together ” ) to provide answers to people’s needs and contrasting the ” tragedy of the commons ” .
– Volunteers are free people choosing completely out of free will to use their competences, time, experiences, etc. in the general interest instead than their own. Volunteering is a space of free will where.