I dati presenti nel rapporto mostrano come il riciclo risulti fondamentale per l’andamento positivo dell’industria italiana. Nel corso dell’anno passato vi è stato un considerevole incremento dei materiali riciclati rispetto al 29: 8,2 percento in più per il vetro e 3 percento in più per l’acciaio. Economicamente i benefici risultano alquanto notevoli visto che sono traducibili in 9,3 miliardi di euro. Tuttavia tale ottimo risultato raggiunto non deve costituire una sorpresa in quanto la pratica del riciclo è abbastanza consolidata all’interno delle comunità locali.
Si tratta di pratiche che portano a vantaggi economici, visto che sono inserite in un ampio programma di strategie da porre in atto per lo sviluppo della green economy, ma allo stesso tempo si tratta di operazioni che fanno, ovviamente, bene alla salute del pianeta, visto che hanno permesso di evitare il riversamento nell’atmosfera di ben 63 milioni di tonnellate di CO2.
Tra i rifiuti avviati al riciclo, la percentuale più elevata è attribuita alla carta, di cui 5 miliardi sono stati recuperati nel 21, seguita da legno, plastica, vetro, acciaio ed alluminio. Dati altamente positivi sono proprio quelli che riguardano le materie prime seconde ossia quelle sostanze che non necessitano ulteriori trattamenti in seguito al recupero poiché possono essere tranquillamente utilizzate nell’ambito industriale o nell’ambito del commercio con finalità di consumo.
Tra di esse il vetro ha raggiunto un 8% di riciclo e l’Italia ha ben compreso i benefici che si possono trarre dal recupero ed il riutilizzo di tali prodotti tanto che l’anno passato ha aumentato le esportazioni di materiale da avviare al riciclo e diminuito in modo notevole le importazioni di prodotti dello stesso genere.
15 milioni di tonnellate di rifiuti vengono ancora destinati allo smaltimento in discarica e la gran parte dei rifiuti speciali sono gestiti in maniera illegale. Tutto ciò non è coerente con una politica ambientale legale e sostenibile la quale necessita di essere perennemente incentivata tramite continui obiettivi da perseguire tra i quali possiamo menzionare il raggiungimento di livelli di raccolta differenziata elevata in ogni regione d’Italia e l’avviamento di un processo di standardizzazione omogenea riguardo alla qualità dei rifiuti raccolti.
La realizzazione della green economy è possibile poiché le istituzioni ed i vari organi competenti in materia ambientale possono contare su una società civile che sta mostrando un’elevata responsabilità nel porre in essere pratiche sostenibili. Tuttavia i cittadini vanno sostenuti ed allo stesso tempo informati riguardo alle attività quotidiane che essi possono e devono compiere per dar vita ad una sana collaborazione tra collettività ed istituzioni che abbia la finalità di dare una svolta green alla crescita economica del nostro Paese.