Una manifestazione per ricordare l'importanza del decoro urbano e dell'integrazione sociale

Il territorio diviene elemento di mediazione e di incontro: il principale messaggio di collaborazione passa attraverso la cura e la riqualificazione degli spazi pubblici.

Se si pensa a Roma come ad una città  che, soprattutto nel corso degli ultimi anni, è diventata sempre più cosmopolita, non possiamo fare a meno di riportare, come esempio del cambiamento, il quartiere Esquilino. Esso si sviluppa a ridosso della stazione Termini, quasi come fosse il mare in cui sfocia il fiume multirazziale di persone in cerca di un futuro migliore. Questo quartiere, più di altri, è sottoposto a sfide continue in termini di integrazione e coesione sociale, auspicate entrambe dalle diverse comunità  che lo popolano. Simbolo di incontro tra culture differenti, tra nazionalità  che fanno riferimento a valori e consuetudini diverse, esso raccoglie quotidianamente esperimenti di condivisione di buone prassi che si alternano a momenti di conflitto, in cui a rimetterci è il quartiere nel suo insieme.

Il Progetto

Le problematiche presenti in questo rione, sono dunque numerose e variegate, e richiedono attenzione costante da parte di tutti gli abitanti che lo popolano, cosìcome delle istituzioni, ed è per questo che dal 25, il progetto Mediazione Sociale Esquilino (gestito dalla cooperativa sociale Parsec in collaborazione con la cooperativa sociale Eureka Primo Onlus e patrocinato dal Municipio Roma centro storico), si rivolge all’intera comunità  territoriale, stimolandola attraverso percorsi di cittadinanza attiva e responsabile volti a promuovere la cultura dell’incontro con “l’altro”, della socialità  e della solidarietà  tra cittadini.
Il progetto, si estende trasversalmente, agevolando la comunicazione tra cittadini di culture diverse, istituzioni, scuole e associazioni di vario genere, migliorando cosìla qualità  della vita all’interno del rione, che ne guadagna in sicurezza, accoglienza e pulizia. L’elemento di mediazione e di incontro tra estremi, è infatti il territorio: è attraverso la cura e la riqualificazione degli spazi pubblici che passa il principale messaggio di collaborazione tra le parti che, insieme, sono scese per le strade nella due giorni Esquilindo, per dare l’esempio e stimolare l’adozione di buone pratiche sociali.

Il doppio appuntamento, in Piazza Dante e Piazza Pepe, ha reso molti cittadini protagonisti del quartiere, attraverso la pulizia delle strade, l’abbellimento di spazi comuni, ma anche momenti ancor più creativi nei qulai si è insegnato ai più piccoli come giocare riciclando, si è ascoltata buona musica e ci si è meravigliati davanti alle performance realizzate dai cittadini e dalle associazioni aderenti alla manifestazione.
Esquilindo ha costruito così, durante questi cinque anni, un’altra realtà  del rione che parte dall’idea comune di ” città  linda ” , intesa come bella e pulita, per arrivare ad una concezione di ambiente urbano costituito anche e soprattutto, dallo lo sviluppo della relazione con l’altro.

Un modello che si propone per le sempre più numerose realtà  multiculturali del nostro Paese, testimoniando la possibilità  di convertire l’iniziale momento di conflitto e distanza, in un momento più duraturo di coesione e opportunità  che rigenerano i legami sociali, valorizzando luoghi e ralzioni.



ALLEGATI (1):