“Siamo qui riuniti per celebrare la morte della mondezza”, si apre cosìlo spettacolo allestito in piazza Dante dai cittadini attivi per Napoli pulita. Tuttavia si è trattato di una celebrazione tutt’altro che funerea: supportati dal gruppo di percussionisti Bateria Pegaonda, a loro volta muniti di strumenti ecologici in tema con l’impegno nelle questioni ambientali, gli organizzatori dell’evento hanno dato vita ad una manifestazione musicale e di improvvisazione recitativa, coinvolgendo quelli che credevano di essere spettatori, ma che si sono ben presto riscoperti co-protagonisti.
Una dimostrazione pratica
I ragazzi hanno allestito una scenografia semplice ed essenziale, con l’intento di dimostrare esattamente questo, la semplicità e la facilità del fare la raccolta differenziata: cosìè bastato portare in piazza il giusto numero di contenitori e alcuni rifiuti, da utilizzare come esempio durante l’esibizione informativa.
Lo spettacolo è iniziato subito, riuscendo a coinvolgere i presenti in piazza, e si è trasformato in un gioco interattivo. I veri conoscitori si sono rivelati essere proprio i più piccoli, che al ritmo delle percussioni e del loro entusiasmo hanno saputo consegnare ogni rifiuto al debito contenitore.
I giovani di Cleanap hanno poi contribuito a risolvere i casi più difficili proposti al pubblico, e hanno sottolineato, attraverso il gioco recitativo, che “per non affogare nella mondezza” è bene non solo informarsi e applicarsi ma anche cercare di “redimere” quei cittadini che fino ad ora non si sono informati né applicati.
Riduci, riusa, ricicla!
A conclusione del flash mob è stata poi proposta una piccola guida pratica del cittadino consapevole:
• sostituire buste di plastica con buste di tela;
• scegliere acqua di rubinetto anziché quella in bottiglie di vetro o plastica;
• utilizzare detersivi alla spina;
• fare compostaggio;
• usare il retro dei fogli invece di buttarli via
Seguendo queste poche e semplici linee di condotta, spiega il presentatore dello spettacolo, è possibile risparmiare ben sette chili di spazzatura all’anno. Inoltre, se si mette da parte l’idea che la spazzatura sia qualcosa di “sporco e cattivo”, si scoprirà invece che dal suo riutilizzo possono ottenersi prodotti utili: quanti sapevano che da venti bottiglie di plastica è possibile realizzare una coperta di pile, o che da venti scatole di pomodori in latta può venir fuori una pentola?
Liberare la città dall’emergenza rifiuti si rivela, allora, un obiettivo alla portata di tutti, soprattutto dei cittadini.