Un progetto che avvicina i cittadini di Palermo al tema della mobilità 

Di fondamentale importanza è stato il supporto delle istituzioni e degli enti che hanno offerto il loro sostegno economico e tecnico ad un progetto che parte dal basso, dai cittadini di Palermo

Si è concluso lo scorso 13 Gennaio, presso il Palab di Palermo, il progetto D.I.M.M.I. – Decidiamo insieme modelli di mobilità  innovativi, il progetto dell’associazione Mobilita Palermo, in partenariato con il Dipartimento di Architettura, Amat e l’Assessorato Regionale alla Famiglia e Politiche Giovanili. Durante l’evento sono stati esposti gli elaborati dei ragazzi della Scuola Media Statale ” Don Milani ” di Palermo, altri elaborati del workshop degli studenti della IE School of Architecture di Segovia ed è stato riprodotto videoreportage dell’intero progetto, iniziato a maggio del 211.

Un percorso per tappe

Il progetto, reso possibile anche grazie ai finanziamenti regionali dell’A.P.Q. ” Giovani protagonisti di sè e del territorio ” – Azione 7, è nato il 2 maggio dello scorso anno con l’obiettivo di condividere con la cittadinanza, proposte di intervento in favore della mobilità  sostenibile nel capoluogo siciliano. Per fare ciò, i membri dell’associazione Mobilita Palermo si sono rivolti a tecnici, istituzioni e cittadini, in modo da instaurare con i palermitani un dialogo necessario ed un confronto tale da renderli soggetti attivi nel processo d’immaginazione dei modelli di mobilità  alternativi, in grado di migliorare la qualità  della vita all’interno della comunità .

A questa prima fase analitica, durante la quale il gruppo di lavoro ha individuato nel perimetro compreso tra Roccella, la Stazione Centrale, viale Regione Siciliana e la linea di costa, l’area oggetto di studio e applicazione del progetto, sono seguiti due momenti fondamentali: un primo prettamente conoscitivo, dedicato allo studio dei piani, dei progetti e delle politiche per la mobilità  esistenti a Palermo, ed un secondo interattivo, in cui si sono sperimentate nuove metodologie di comunicazione e partecipazione, applicate ad un problema come quello della mobilità , che da anni ormai è una delle questioni più urgenti che Palermo deve affrontare.

Il progetto è entrato poi in una fase più dinamica, nel momento in cui i membri dell’associazione sono scesi nelle piazze, coinvolgendo comuni cittadini in un sondaggio, svolto parallelamente sul web, che toccava i punti cruciali del tema della mobilità  e dei trasporti. L’obiettivo era cogliere – in modo rapido e poco impegnativo per l’utente – opinioni, atteggiamenti e comportamenti dei cittadini rispetto a vari argomenti come, ad esempio, le motivazioni che spingono alla scelta di un determinato mezzo di trasporto piuttosto che un altro, le problematiche legate all’inquinamento atmosferico, al traffico e il miglioramento dei servizi di trasporto pubblico.
Lo step successivo, è stato un workshop di quattro giorni sull’area individuata a sud di Palermo, in cui sono stati coinvolti anche trentaquattro studenti della IE School of Architecture di Segovia (Madrid), uno sguardo alla città  attraverso occhi stranieri, che hanno offerto il loro contributo alla focalizzazione del problema al fine di produrre piccole soluzioni progettuali a costo zero da offrire alla città .

 

L’occhio dei più piccoli

A conclusione di questo percorso si è deciso di coinvolgere anche i palermitani più piccoli, in un doppio incontro con due classi terze della scuola media inferiore ” Don Milani ” , situata nel cuore dell’area sud di Palermo. Parlare e discutere con i ragazzi, ha contribuito a capire quali sono le reali esigenze e i possibili ambiti dove intervenire.
Gli studenti sono stati coinvolti attraverso una ” passeggiata di quartiere ” , utile per portare in strada gli interlocutori e farsi accompagnare nei luoghi che ritenevano importanti da segnalare, sia sotto l’aspetto dei problemi (pochi spazi dove giocare, marciapiedi angusti quasi inesistenti dove camminare nel tragitto casa-scuola, degrado e tanti spazi inutilizzati) che delle potenzialità , alla quale è seguita una giornata di lavori in cui gli hanno ridisegnato gli spazi in base ai loro desideri e alle loro esigenze. Circa dieci gruppi di ragazzi, infatti, hanno riempito le tavole con disegni e ritagli, palesando idee di riconversione degli spazi in attività  sportive, ludiche etc. Tavole che sono state esposte durante l’evento finale del progetto, lo scorso 13 gennaio.

L’unione fa la forza: un modello vincente

Cosìcome nelle fasi iniziali, di fondamentale importanza è stato il supporto delle istituzioni e degli enti che hanno offerto il loro sostegno economico, come nel caso del finanziamento regionale dell’A.P.Q. (uno strumento di programmazione integrata attraverso il quale la Regione Siciliana pone al centro dell’attenzione il mondo giovanile), o tecnico come quello offerto dalla società  di trasporti AMAT SpA e dal Dipartimento di Architettura (Sezione Città , Territorio e Paesaggio) dell’Università  di Palermo, permettendo in tal modo di gettare delle basi serie per lo sviluppo del progetto avviato dall’associazione Mobilita Palermo,   altrettanto rilevante è stato successivamente, il contributo della cittadinanza che ha partecipato ai sondaggi, ai workshop o semplicemente alle varie iniziative di sensibilizzazione sul tema della mobilità .
La compresenza dei diversi soggetti sociali che hanno collaborato all’idea di sperimentare nuove forme creative di dialogo tra cittadinanza, tecnici ed istituzioni è stato il valore aggiunto del progetto che si è dimostrato vincente in questa fase iniziale, proprio grazie al connubio tra cittadini e istituzioni che hanno supportato un’associazione come Mobilita Palermo, nata dal basso, da persone che nutrono un profondo rispetto per la propria città , con un forte senso civico e voglia di cambiamento. Un’associazione di sostegno verso quelle opere e progetti che possano incentivare lo sviluppo del capoluogo siciliano, con
particolare attenzione al miglioramento della viabilità  e della mobilità  cittadina.
Ci auguriamo dunque che, altrettanto efficacemente, si riescano a vagliare le migliori soluzioni e a metterle in pratica.



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